Tempo di Quaresima


La preparazione alla Pasqua del Signore è preceduta da un tempo di penitenza che possiamo raffigurare con la morte, che è principio di vita nuova. Non stiamo parlando di morte fisica, ma del peccato e delle opere della carne per risorgere con Gesù a vita nuova. La morte degli uomini normalmente è vista come una sciagura, questo è vero per coloro che vivono senza speranza di una vita futura. Una vita in Dio che comincia proprio dal mortificare il nostro corpo proprio in quelle cose alle quali siamo abituati. Bisogna operare un passaggio, dall'uomo carnale all'uomo nuovo, quello spirituale. Quali sono le opere della carne lo ha detto San Paolo nella sua lettera ai Galati in cui ci viene specificato che fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere sono opere che fra cristiani neanche se ne dovrebbe parlare e chi le compie non erediterà il regno dei cieli (Gal 5, 19-21); e parimenti ci dice di praticare le opere dello spirito che sono: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Gal 5, 22). Il tempo di quaresima, allora, è proprio tempo favorevole per operare un'inversione di marcia, passare dalle opere della carne alle opere dello spirito. Un'inversione di marcia radicale dove non ci sia posto per ripensamenti, tentennamenti, se vogliamo veramente ereditare il regno di Dio. Evitare questi vizi molto diffusi in vario modo nelle nostre comunità ecclesiali è il proposito che ogni cristiano deve fare se vuole entrare nella salvezza operata da Gesù Cristo. In questo periodo in tutti i paesi ci sono delle manifestazioni religiose interne ed esterne che ricordano la passione e morte del Signore, magari molti si commuovono al vedere certe rappresentazioni, ma rimane una commozione esterna al loro cuore, perché non si decidono a cambiare vita. Il peccato è talmente radicato che nessuna situazione esterna riesce a scalfirlo, forse neanche questa sollecitazione. San Paolo dice anche a te, che leggi e sei in questa situazione, "Lasciati riconciliare con Dio". Come fare è semplice, bisogna decidersi di cambiare il nostro cristianesimo: da un cristianesimo di facciata e di occasione in un cristianesimo autentico. E' necessario per operare questo cambiamento, incontrare Gesù nella propria vita; non basta essere cristiani per tradizione, accontentarsi di una partecipazione ecclesiale d'occasione o delle grandi feste paesane. Occorre fare una scelta che non sempre è facile, ma sempre possibile con la grazia che ci proviene da Gesù per mezzo dello Spirito. E' lo Spirito che ci fa una nuova proposta di salvezza: "Se ascolti, oggi, la sua voce non indurire il tuo cuore", Gesù è morto per ognuno di noi, ed è venuto per i peccatori "perché non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati": Egli che è meravigliosamente e immensamente buono ci darà quanto necessario per riprendere il cammino di salvezza. Il peccato che è in noi, può essere perdonato e cancellato completamente dalla nostra vita, basta volerlo veramente e chiedere a Dio l'aiuto di non ricadervi più. Il peccato è avversione a Dio e conversione alle creature. Se proviamo ad analizzare una per una le opere della carne ci scopriremo sicuramente in qualche modo mancanti nei confronti del Signore e del prossimo. Proprio su queste cose che avremo scoperto dentro di noi, e che in un certo senso ci lasciano perplessi e turbati dobbiamo operare una revisione. La prima cosa da fare, certamente dopo che abbiamo scoperto qual è il nostro peccato, è chiedere perdono a Dio e detestare quell'abitudine peccaminosa, poi prendere il coraggio a due mani e confessare la nostra colpa al sacerdote che, quale ministro della chiesa alla quale è stato dato da Gesù Cristo il potere di perdonare i peccati, ascolterà e perdonerà in Nome e per conto di Cristo tutti i peccati commessi. Non ci sono peccati che Dio non può perdonare, anzi più il peccato commesso è grave tanto più Egli è contento di perdonare. Come balsamo scenderà il perdono di Dio donando amore, pace, gioia, mitezza, un senso di sollievo tale da percepire anche fisicamente. Il tempo di Quaresima è il tempo favorevole per una conversione a Dio e, per un rinnovamento dello Spirito. Questo tempo non ci trovi con il cuore indurito e chiuso all'amore. La gioia della riconciliazione sia il più bell'augurio di Pasqua 2001.
Diac. Vincenzo Esposito