Dopo 60 anni chiude
La Voce di Campofranco

Con questo numero cessa la pubblicazione in formato cartaceo del giornale. È una decisione molto sofferta, maturata in quest’ultimo anno e della quale abbiamo discusso molto nell’assemblea dei soci e collaboratori dell’Associazione Don Pio Sorce, il 16 agosto e il 31 dicembre scorsi.
Resterà comunque attiva la pubblicazione in versione digitale su Internet con altre modalità per mantenere sempre vivo il nome della testata e non disperdere il patrimonio storico e culturale sinora pubblicato. Un patrimonio di notizie sulla vita sociale viva e attiva delle nostre comunità che hanno avuto spazio nelle pagine del giornale.
Sono trascorsi oltre 60 anni da quel settembre 1961, che vide per merito di un santo sacerdote, padre Nazareno Falletta, la nascita de La Voce di Campofranco, unica voce di collegamento con gli emigrati in tutto il mondo.
Negli ultimi anni la concorrenza di internet, facebook, whatsapp e altro ha messo in crisi giornali locali e non solo. Centinaia di giornali hanno già chiuso o hanno registrato una notevole riduzione delle vendite, tanto da passare al digitale per far sopravvivere la propria testata. Resistere per più 60 anni, come abbiamo ricordato nel numero scorso, non è di tutti e la Voce di Campofranco ne è orgogliosa soprattutto perché è stato sostenuto e finanziato esclusivamente dai suoi lettori.
Avremmo potuto fare di più, forse. Abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare dedicando impegno, energie, tempo e tanto altro per offrire un servizio ai nostri lettori, emigrati e non, di qualsiasi ceto sociale e senza alcuna discriminazione.
Ancora un ringraziamento sincero e di cuore da parte di tutta la famiglia del giornale ai nostri affezionati lettori e sostenitori.

Vincenzo Nicastro