R. S. A. apre a Campofranco
Finalmente il 17 gennaio 2020 inizia la sua attività la Residenza
Sanitaria Assistenziale “Agape”, che era stata inaugurata ufficialmente
il 19 dicembre 2020 come Residenza per la terza età.
In questi mesi ha fatto un gran passo avanti, per certi aspetti, poiché
la Cooperativa “Agave”, che gestisce la struttura e di cui è presidente
della dottoressa Carolina Taibi, ha ritenuto necessario trasformarla in
R.S.A..
La sede si affaccia sulla centrale Piazza Crispi ed è al primo piano
dell’ex Palazzo del Barone Giovanni del Campo, poi dei Principi
Lucchesi Palli e infine “Casa del Fanciullo”, gestita dal 1957 al 1978
dai Padri Vocazionisti.
“La nostra, dice la Taibi, è una struttura sociosanitaria dedicata alla
accoglienza ed assistenza di persone anziane maggiori di 65 anni, non
più autosufficienti, con patologie psichiatriche, neurologiche, ridotta
capacità motoria, deficit cognitivo, che risultano di difficile
gestione in un ambiente domestico/familiare.
A differenza dalle altre strutture di accoglienza ed assistenza a
regime residenziale, possiede maggiori standard qualitativi codificati
e certificati, ambienti adeguati e confortevoli e personale
specializzato socio assistenziale e sanitario, con presenza costante
nell’arco della intera giornata, su turnazione, pertanto, offre una
costante e regolare assistenza sanitaria, infermieristica e
riabilitativa”.
La R.S.A. si impegna di fornire agli ospiti: accoglienza della persona
nella sua integrità e globalità, assistenza medico/infermieristica 24
ore su 24, personale socio/sanitario di supporto, maggiore sicurezza,
cura nella somministrazione di farmaci, riabilitazione e
intrattenimento, attività di socializzazione, fruizione di menù
bilanciato adatto all’età, possibilità di fruizione di incentivi
finanziari.
L’accoglienza in R.S.A., naturalmente, comporta dei costi per l’ospite
e/o per i familiari, ampiamente ricompensati dalla qualità dei servizi
direttamente offerti e dalla sicurezza e tranquillità che viene
garantita ai familiari che fanno una scelta, spesso sofferta, di
distacco dalla persona cara, a cui diversamente non potrebbero
garantire, in casa, assistenza idonea. (vedi anche: La Voce di
Campofranco, n. 516-2020)