L’Adorazione Eucaristica perpetua a Campofranco compie il suo primo anno

“L’Eucaristia è all’origine di ogni forma di santità ed ognuno di noi è chiamato a pienezza di vita nello Spirito Santo... È perciò necessario che nella Chiesa questo santissimo Mistero sia veramente creduto, devotamente celebrato e intensamente vissuto. La celebrazione e l’adorazione dell’Eucaristia permettono di accostarci all’amore di Dio e di aderirvi personalmente fino all’unione con l’amato Signore” (Sacramentum Caritatis n° 94).
 “Il rapporto personale che il singolo fedele instaura con Gesù, presente nell’Eucaristia, lo rimanda sempre all’insieme della comunione ecclesiale, alimentando in lui la consapevolezza della sua appartenenza al Corpo di Cristo. Per questo, oltre ad invitare i singoli fedeli a trovare personalmente del tempo da trascorrere in preghiera davanti al Sacramento dell’altare, ritengo doveroso sollecitare le stesse parrocchie e gli altri gruppi ecclesiali a promuovere momenti di adorazione comunitaria” (Sacramentum Caritatis n° 68).
“Adorare è mettere i piani di Dio prima del mio tempo, dei miei diritti, dei miei spazi. Adorare è incontrare Gesù senza la lista delle richieste, ma con l’unica richiesta di stare con Lui. È scoprire che la gioia e la pace crescono con la lode e il rendimento di grazie. Quando adoriamo permettiamo a Gesù di guarirci e cambiarci. Adorare è andare all’essenziale: è la via per disintossicarci da tante cose inutili, da dipendenze che anestetizzano il cuore e intontiscono la mente. Adorando, infatti, si impara a rifiutare quello che non va adorato: il dio denaro, il dio consumo, il dio piacere, il dio successo, il nostro io eretto a Dio. Adorare è portare al Signore l’oro, per dirgli che niente è più prezioso di Lui; è offrirgli l’incenso, per dirgli che solo con Lui la nostra vita si eleva verso l’alto; è presentargli la mirra, con cui si ungevano i corpi feriti e straziati, per promettere a Gesù di soccorrere il nostro prossimo emarginato e sofferente, perché lì c’è Lui. Chiediamoci: sono un cristiano adoratore? Troviamo tempi per l’adorazione nelle nostre giornate e creiamo spazi per l’adorazione nelle nostre comunità? Sta a noi, come Chiesa, mettere in pratica le parole del Salmo: -Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra-” (papa Francesco).
Dopo questa doverosa premessa, sulla centralità che ha per ciascun cristiano la pratica dell’adorazione Eucaristica, specialmente se vissuta non come fatto individuale ma come occasione per riscoprirsi Chiesa e ancor prima comunità, riunita alla presenza silenziosa del nostro Dio, facendo nostre le esortazioni dei sommi pontefici, con gioia anche a Campofranco ha avuto inizio, presso la Chiesa di Santa Maria Odigitria, l’esperienza dell’adorazione Eucaristica perpetua. Come data di “battesimo” di questo nuovo cammino comunitario, era stato scelto il 19 marzo del 2020, ma poi lo tsunami della pandemia ci ha travolti e così l’avvio è stato rimandato di 3 mesi. In coincidenza con la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù (19 giugno) infatti, nonostante qualche temporaneo correttivo, imposto dalle limitazioni dei decreti connessi all’emergenza sanitaria, circa gli orari di fruizione della cappella stessa, alla famiglia cristiana di Campofranco è stato fatto Dono di un’Epifania Presente, senza veli né barriere.
Un piccolo “esercito” di adoratori si alterna, come fiammella sempre accesa, ai piedi dell’altare sul quale è solennemente esposto il Santissimo Sacramento. Ciascuno non porta a Gesù soltanto la sua vita, la sua personale esperienza esistenziale, ma in quell’ora di sosta, faccia a faccia, cuore a cuore, con Gesù, rappresenta l’intera comunità.
La fede, la salvezza, non sono d’altronde un fatto personale, da vivere separatamente dal resto dell’umanità. Nessuno si salva, nessuno si danna, da solo; a ciascuno di noi verrà chiesto conto anche di quanto s’è fatto, o non fatto, nei confronti dei fratelli. Come membra unite all’unico Capo che è Cristo, come tralci innestati alla sola Vite capace di farci portare frutto, è indispensabile riscoprirci “famiglia”…Chiesa.
È nel solco di quest’appartenenza comunitaria che dev’essere vissuta quest’esperienza di adorazione perpetua, alla quale ciascuno è chiamato a dare il proprio contributo. Abbiamo il diritto-dovere di riaffermare con coerenza la presenza Reale di Gesù nell’Eucaristia, di testimoniare al mondo che Egli non è un ricordo, spento nel passato, ma è Vivo nel Pane Consacrato e si è fatto Dono per ciascuno di noi. Se questo ci lascia indifferenti, se questa nuova opportunità di conversione non scuote la nostra coscienza, troppo spesso chiusa nelle celle dell’individualismo, dell’indifferenza verso quanto ci succede accanto, non abbiamo ancora probabilmente compreso che Dio ci chiama ad un Amore vicendevole, che vuole condurre ciascuno e tutti alla Sua Presenza.
A partire dal mese di febbraio del corrente anno, stiamo cercando di coinvolgere nell’Adorazione i bambini della scuola primaria, con il supporto di uno o più adulti, che li guidano alla scoperta del “velato” Tesoro. I nostri giovanissimi si alternano in Cappella, un giorno a settimana, suddivisi in piccoli gruppi, ad intervalli di mezz’ora, così che possano iniziare a prendere confidenza con il “mistero” Eucaristico e venire quindi “educati” a considerare Gesù come un loro amico: il confidente Cui affidare quanto hanno a cuore. Anche questo rientra nel servizio catechistico, verso il quale le famiglie non possono esimersi dall’offrire il loro indispensabile contributo. Nella sfida formativa che coinvolge ciascuno, siamo singolarmente chiamati a fare la nostra parte. Se vogliamo infatti che i nostri figli diventino autentici e credibili cristiani, dobbiamo preparare attorno a loro un terreno fertile sul quale spargere il seme della Parola, così che possa attecchire e fruttificare.
L’invito allora è quello di riscoprirci autenticamente Chiesa, capaci di camminare insieme verso la fonte e la foce che dà pace e senso alla nostra vita. Lasciamoci dunque conquistare dall’Amore di Dio, accogliamo l’invito che Egli ci fa desiderando passare un po’ di tempo in nostra compagnia e certamente Dio sarà prodigo di spargere la Sua Grazia santificante su ognuno di noi.
Quanti volessero donare a Gesù un’ora settimanale del loro tempo, cooperando alla realizzazione, alla prosecuzione e all’ampliamento dell’Adorazione Eucaristica perpetua, possono rivolgersi ai sacerdoti o a Giuseppe Giuliano per ricevere tutte le informazioni utili a tal proposito. Il Signore ci Ama ed aspetta!
Pace e benedizione

Flavio Lo Curcio