Sutera ammessa dal TAR al finanziamento
europeo per l’attività di compostaggio
La
notizia che il comune di Sutera è stato ammesso ai finanziamenti delle attività
di compostaggio per la trasformazione dei rifiuti organici non proviene dalla
regione Sicilia ma dal TAR di Palermo, che ha ordinato all’Assessorato
regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità di includere Sutera
nella graduatoria delle richieste ammissibili, che nel frattempo da provvisoria
era diventata definitiva.
Si
tratta dei finanziamenti europei PO FESR 2014/2020 – Azione 6.1.1 –
Agevolazioni per il compostaggio di prossimità dei rifiuti organici, con una
dotazione finanziaria, se lo scrivente ha capito bene, di 16.104.160 euro. I 5
progetti approvati ammontavano invece a soli 1.859.800 euro.
Il
progetto di Sutera era stato respinto per due motivi formali: la firma digitale
del cronoprogramma e la mancata esibizione del titolo di proprietà del terreno,
dove dovrebbe essere collocata una elettrocompostiera in grado di accelerare la
trasformazione dell’umido in fertilizzante dai sei mesi del processo naturale a
soli 15 giorni. In termini di raccolta dei rifiuti, e di risparmi, significa
che la quantità avviata ai centri di raccolta al costo di euro 140 al m3 dovrebbe
essere, se non azzerata, parecchio ridotta.
Per
il primo punto l’avv. Rubino è riuscito a dimostrare che nella copia digitale
del progetto rimasta al Comune il cronoprogramma risultava regolarmente
firmato, mentre per l’ostacolo principale (la disponibilità dell’area di
insediamento) è passato il principio che la
dichiarazione di disponibilità dell’area
firmata dal legale rappresentante del Comune equivale alla documentazione
attestante la disponibilità della stessa.
Nelle stesse condizioni di Sutera (dichiarazione di disponibilità
dell’area ritenuta non equivalente al titolo di disponibilità) risultavano
altri 9 comuni siciliani. Se la sentenza potrà avere effetti anche su di loro,
sarebbe interessante saperlo.
Il numero complessivo delle richieste pervenute alla Regione
risulta piuttosto ridotto, alto il numero complessivo di richieste non ammesse
(92 su 97), mentre i due terzi delle richieste escluse dipendeva dal fatto che
le istanze o gli allegati erano arrivati oltre il termine di scadenza,
nonostante la Regione avesse concesso una proroga.
Mario Tona