Lillo Paruzzo è tornato alla Casa
del Padre.
Lillo ci ha lasciato per
sempre, quasi improvvisamente, quando nessuno se lo aspettava e nemmeno lui
stesso.
Con la sua scomparsa
perdiamo un amico, un collega, un collaboratore attivo e meticoloso di questo
giornale.
La sua collaborazione iniziò
nel marzo del 1979, esattamente 40 anni fa con la pubblicazione delle prime
notizia da Montedoro. In questi quattro decenni la sua collaborazione è stata
continua e puntuale, appassionata e disinteressata.
Lillo scriveva di tutto:
dagli argomenti di politica locale agli eventi culturali, dalla storia ai fatti
del giorno, alla sintesi biografica di quei suoi concittadini emigrati, che si erano
affermati nelle varie parti del mondo o che in paese avevano lasciato un buon
ricordo della loro vita.
Lillo lascia sicuramente
un vuoto nella comunità di Montedoro e nel gruppo dei collaboratori de
Pubblichiamo l’intervento
dei figli Rosalisa e Alessandro, fatto subito dopo il funerale che si è svolto nel
pomeriggio del 19 febbraio, il giorno dopo la sua morte, nella Chiesa Madre di
Montedoro. Anche il prof. Giuseppe Morreale, già dirigente scolastico ha voluto
ricordarlo con un suo intervento all’uscita dalla chiesa.
"Maestro Paruzzo, Professore Paruzzo, marito,
papà, nonno, giovane dell'Azione Cattolica, presidente del Circolo giovanile,
collaboratore dei dirigenti scolastici, rappresentante sindacale CISL,
corrispondente del giornale "
Questo è, è stato e sarà per
sempre Lillo Paruzzo. Innamorato di Montedoro e
dei suoi figli. Molti hanno scritto che se ne va un pezzo di storia di
Montedoro. È vero: ha amato e ha condiviso con tutti il suo paese. Era sempre
pronto a rilanciare l'identità e l'orgoglio montedorese. La cultura e la
tradizione montedorese erano la sua passione. Ha sempre accolto tutti gli
emigrati, anche quelli che hanno solo origini montedoresi e non conoscevano il
paese, raccontando la storia dei loro antenati, facendoli sentire parte del
paese. Anche chi vive fuori Montedoro, grazie al suo operato, si sente più
vicino alla comunità di origine. I suoi racconti facevano tornare bambini molti
di noi. Ha scritto "Un popolo rimane tale finché condivide i
ricordi". Ognuno di noi viene al mondo con un messaggio da comunicare. Il
suo è stato questo "La nostra storia è la nostra forza. Dobbiamo conoscere
il passato per affrontare il futuro". Sorridente, ironico, gentile,
educato, generoso, disponibile, cordiale, una brava persona, un cuore semplice,
quasi come quello di un bambino.
Ciao papà. Ciao nonno Lillo."
Rosalisa e Alessandro Paruzzo