Il dott. Calogero Di Carlo ci ha lasciato

Il 13 dicembre 2017 è passato all’altra vita il dott. Calogero Di Carlo, sposo della maestra Anna Maria e padre di tre figli, Giuseppe, Domenico e Maurizio.
Nato a Campofranco il 2 novembre del 1925, consegue la maturità classica all’Istituto vescovile di Agrigento e dopo qualche anno l’abilitazione alle funzioni di segretario comunale che gli consentirà nel 1948 di iniziare a lavorare da incaricato a Bompensiere e poi a Sutera. Di ruolo lo sarà, da vincitore di concorso, nel 1954 nel comune di Cosoleto (Reggio Calabria). Dopo dieci mesi di esperienza in Calabria è trasferito a Milena e dopo appena un anno e mezzo a Campofranco. Qui rimarrà per 15 anni. Nel frattempo si iscrive all’Università e consegue la Laurea in Lettere Classiche.
Nel 1971 supera il concorso a posti di segretario generale e viene assegnato per alcuni mesi al comune di Paternò, quindi si avvicina alla sua Campofranco, essendo assegnato al Comune di Mussomeli, dove rimarrà sino al suo pensionamento il 30 novembre 1990.
Molti sono stati gli attesti e riconoscimenti che si è meritato in tutta la sua lunga carriera.
Nel 1974 gli è concessa dal Presidente della Repubblica l’Onorificenza di Cavaliere e nel 1979 quella di Ufficiale. Nel 1983 è stato eletto tra i componenti l’assemblea generale dell’ASL n. 15 di Mussomeli. La sua attività continua anche dopo il pensionamento poiché è chiamato a svolgere le funzioni di commissario antimafia del comune di Riesi, commissario straordinario del consiglio comunale di Camastra, e giudice tributario componente della Commissione Provinciale Tributaria di Agrigento (fino al 2000).
È stato un grande cultore del diritto, dedicando tutta la sua vita allo studio per la soluzione di problematiche di varia natura che da più parti gli venivano prospettate e sempre nell’interesse della collettività. Per molti per sindaci e amministratori del circondario e oltre, è stato un punto di riferimento fornendo consigli e suggerimenti supportati anche dalla sua solida esperienza di gestione amministrativa e burocratica.
Nel tempo libero coltivava l’hobby del radioamatore autorizzato, della caccia e dell’allevamento di uccelli, in particolare usignoli. Si racconta che per non far soffrire di fame i propri usignoli, quando si recava a Palermo dai figli studenti dell’Istituto Don Bosco, se li portava per tutto il tempo in macchina e con tutta la gabbia.
Sin da giovane condivise e sostenne gli ideali della Democrazia Cristiana, che non abbandonò mai.
Con la scomparsa del dottor Calogero Di Carlo, chiamato affettuosamente soltanto “il generale”, se ne va uno degli ultimi personaggi chiave che hanno avuto un ruolo significativo nella storia di Campofranco.

Vincenzo Nicastro

Calogero Di Carlo appartiene alla stessa generazione di coloro che negli ultimi 60 anni hanno segnato la storia di Campofranco e che adesso non ci sono più, li ricordiamo: insegnante Calogero Mattina (sindaco), ins. Giuseppe Lo Curcio (vice sindaco), ing. Stefano Diprima, prof. Salvatore Di Gesù (assessore), ins. Francesco D’Anna (vice sindaco), signor Luigi Nicastro (sindaco), Michele Mazzara (assessore), Luigi Lodato (assessore), prof. Alfonso Virciglio (sindaco), signor Giuseppe Favata (vice sindaco) e l’ins. Salvatore Nicastro (sindaco); i medici Giuseppe Di Gesù, Giovanni Vario e Calogero Scifo; i sacerdoti mons. Giuseppe Randazzo, don Nazareno Falletta e don Vincenzo Antinoro. E l’elenco potrebbe continuare.