21-22 ottobre 2017, Raduno nazionale delle Pie Unioni
Il simulacro di Santa Rita di Campofranco in processione per le vie di Cascia
Si è svolto con grande successo il pellegrinaggio dal 19 al 23
ottobre, organizzato dalla Parrocchia e dalla Pia Unione Primaria Santa
Rita di Campofranco, in occasione dell’annuale raduno nazionale
programmato da tempo e poi posticipato a causa del terremoto.
Un pellegrinaggio che ha visto la partecipazione di ben cento
pellegrini da Campofranco e da alcuni paesi limitrofi tra cui
Marianopoli, Casteltermini, San Giovanni Gemini, Milena e Sommatino.
Tappe previste sono state Assisi, Cascia, Roccaporena e San Giovanni
Rotondo, ma la mèta principale è stata Cascia, sede
dell’incontro nazionale che ogni anno raccoglie centinaia di
aderenti da tutta Italia.
Per la Pia Unione e la Comunità campofranchese è stato un
anno indimenticabile e storico in quanto è stato portato in
processione per le vie di Cascia, il simulacro custodito
nell’omonima chiesa di Campofranco, opera lignea commissionata
nel 1946 da don Nazareno Falletta, grazie al contributo degli operai
della Montecatini e fatta scolpire da Giuseppe Runghaldier, artista di
una delle più famose botteghe di arte sacra di Ortisei (BZ). Una
bella tradizione che vede ogni anno un simulacro diverso, proveniente
da una comunità dove è presente la Pia Unione.
Come dicevo un pellegrinaggio preparato da tempo, dapprima con il
restauro della statua realizzato ad Ortisei dallo scultore Gregor
Mussner, finanziato dai membri della Pia Unione di Campofranco e dai
tanti devoti e poi con una lunga attesa poiché il raduno era
previsto nel mese di marzo, ma i danni del terremoto non consentivano
Cascia di accogliere questo gran numero di pellegrini italiani,
sicché si è arrivati a stabilire le date di ottobre per
garantire una ripresa quasi del tutto completa.
Intanto ad anticipare il giorno della partenza è la Santa Messa
di mercoledì 18 ottobre, presieduta dal parroco don Luciano
Calabrese, al termine della quale ha benedetto e presentato la nuova
raggiera realizzata a Palermo dall’Argenteria Amato. Una raggiera
direi “ritiana” perché è stata progettata e
aggiunta una corona di quindici rose, simbolo della Santa, ma anche
significativa in quanto rappresentano i quindici anni che Santa Rita
portò sulla fronte la stigmata della spina. Un dono dei
pellegrini che adornerà l’artistico simulacro nei giorni
di festa e che ricorderà alle generazioni future questo
straordinario evento.
La partenza è stata nel pomeriggio di giovedì 19 ottobre
e a guidarci spiritualmente è stato il parroco don Luciano
Calabrese e don Massimo Guarino. Come prima mèta abbiamo
raggiunto nella mattinata di venerdì 20 ottobre, la Basilica di
Santa Maria degli Angeli, dove è stata celebrata la Santa Messa
e di seguito la visita della “Porziuncola”, chiesetta
all’interno della Basilica e che fu la terza ad essere restaurata
direttamente da San Francesco dopo il “mandato” ricevuto
dal Crocifisso di San Damiano, qui comprese chiaramente la sua
vocazione e qui fonda l’Ordine dei Frati Minori nel 1209,
affidandolo alla protezione della Madonna, cui la chiesina è
dedicata. Nel 1216, in una visione, Francesco ottiene da Gesù
stesso l’Indulgenza conosciuta come “Indulgenza della
Porziuncola” o “Perdono di Assisi”, approvata dal
Papa Onorio III e che viene ricordata ogni anno il 2 agosto.
All’interno della Basilica è custodito il punto esatto del
“Transito” dove la notte del 3 ottobre 1226 San Francesco
incontrò “sorella morte” e il roseto. A guidarci
nella visita è stato fra Rosario Vaccaro, frate francescano
originario di Calamonaci (AG). Dopo il pranzo presso la Domus Pacis,
nel pomeriggio abbiamo visitato le Basiliche di San Francesco e Santa
Chiara ad Assisi. Qui il nostro parroco ci ha aiutati a pregare e
capire il cuore del messaggio francescano.
In serata la partenza alla volta di Cascia, dove abbiamo vissuto il
cuore del pellegrinaggio. La prima serata dopo la sistemazione della
statua in Basilica e la cena, è stata libera, mentre sabato di
buon mattino ci siamo recati a Roccaporena, frazione di Cascia, che
conserva i luoghi cari della fanciullezza e giovinezza di Santa Rita e
cioè la casa natale, la chiesa dove ha ricevuto il sacramento
del matrimonio, la casa sponsale, l’orto del miracolo, lo scoglio
e il Santuario. In tarda mattinata il ritorno a Cascia per una
conferenza dal tema “Dio obbedisce a chi obbedisce” tenuta
da don Angelo Longo, giovane sacerdote della Calabria e
l’incontro dei responsabili e assistenti ecclesiastici presso il
parlatorio grande con la nuova Madre Priora suor Maria Rosa Bernardinis
e la Comunità delle Monache Agostiniane.
Nel pomeriggio invece, i due momenti tanto attesi, l’ingresso dei
devoti in Basilica per la visita ravvicinata all’urna che
custodisce il corpo di Santa Rita e la solenne processione con gli
stendardi e il nostro simulacro con partenza da Piazza Leone XIII e che
ha percorso diverse vie di Cascia, soprattutto quelle più
segnate dal dramma del terremoto. Una processione che ha visto una
partecipazione all’inverosimile, suscitando anche tanto
apprezzamento per la bellezza artistica del simulacro. La processione
si è conclusa davanti la Basilica con la recita della preghiera
scritta dal nostro Vescovo Mons. Mario Russotto, riportata dietro il
santino ricordo dell’evento e con la solenne benedizione.
Altri due momenti hanno poi caratterizzato il Convegno,
l’Adorazione Eucaristica della sera animata dalle Monache con le
nuove affiliazione e la Santa Messa di domenica mattina, 22 ottobre,
presso la Sala della pace. Dopo il pranzo, siamo partiti verso San
Giovanni Rotondo per così concludere il nostro pellegrinaggio
che aveva previsto un passaggio davanti l’urna di Padre Pio e la
visita al Santuario di Santa Maria delle Grazie.
Un pellegrinaggio abbastanza articolato che ha visto tanta gioia ed
emozione nei pellegrini. Tanta gioia di stare insieme, nel condividere
i momenti di fraternità, ma anche di tanta emozione
nell’attraversare le vie che Francesco e Chiara d’Assisi,
Rita da Cascia e Pio da Pietrelcina hanno percorso per raggiungere la
santità; non soltanto le vie materiali, ma soprattutto quelle
della sofferenza, della penitenza e della prova che hanno fatto di loro
un modello sublime; e di tanta emozione nel vedere tra le strade di
Cascia, cuore della devozione ritiana, la nostra Santa, che si è
fatta insieme a noi “pellegrina di speranza” tra quel
popolo provato dal dramma e dal disagio.
Un grazie di cuore va alle nostre guide spirituali don Luciano e don
Massimo, a quanti hanno collaborato alla buona riuscita del
pellegrinaggio, al sindaco Rosario Pitanza che sin dal primo invito si
è reso disponibile a partecipare portando tramite la sua
presenza, il nome e l’intera Comunità di Campofranco in
questo evento che ha segnato la storia della nostra devozione ritiana;
a padre Ludovico Maria Centra ed Alessandra Paoloni, rispettivamente
Assistente religioso generale e Segretaria generale della Pia Unione,
alla Madre Priora Suor Maria Rosa Bernardinis e alla Comunità
delle Monache, a padre Bernardino Pinciaroli Rettore della Basilica e
ai Padri Agostiniani per la calorosa accoglienza che ci hanno riservato
e che ogni qualvolta ci rechiamo a Cascia ci fanno sentire a casa. Un
grazie anche a tutti i pellegrini per la loro simpatia e la voglia di
stare insieme.
Terminata questa bella esperienza, adesso la Pia Unione e la
Comunità di Campofranco si prepara ad un altro grande evento il
Raduno regionale siciliano della Pia Unione Primaria Santa Rita, che si
terrà proprio a Campofranco domenica 27 maggio 2018 al
Palazzetto dello Sport “Giovanni Paolo II”, che il Sindaco
ha reso disponibile.
Affidiamo sin da ora al Signore e all’ intercessione di Santa
Rita, la buona riuscita di questo evento, che Campofranco saprà
accogliere con cuore grande e generoso come si è sempre distinta.
Giuseppe Favata