Don Luciano Calabrese nuovo parroco a Campofranco


Felice accoglienza in Madrice. Il saluto alla comunità


«Chi è? Tu lo conosci? Arriva un nuovo parroco a Campofranco, - sussurra la gente per le strade, - «Sai da dove arriva?» Sono state domande che hanno risuonato quest’estate per le vie del paese! Sì, sì..., l’ho visto! Ha celebrato la messa domenica! Fanno eco alcuni! Ebbene sì...! Dopo aver dato il saluto a Padre Alessandro (vedere numero precedente), che aveva servito questa comunità da otto anni, per molti quella del nuovo parroco è stata la curiosità dell’estate.
Nell’attesa del suo arrivo il tempo si è riempito di desideri, di vorrei ed anche di non vorrei, costruiti a partire dai propri ricordi, dalle proprie riflessioni. Questo tempo però si ferma quando il 9 settembre scorso Padre Luciano Calabrese, originario di Marianopoli prende possesso della sua nuova Parrocchia. La Santa Messa viene presieduta dal nostro Vescovo Mario Russotto con la partecipazione di alcuni nostri confratelli nel sacerdozio.
Il verificarsi dell’evento, l’arrivo del nuovo Parroco ci conduce e ci consegna l’esperienza dell’incontro, volto del dono che Dio fa all’intera comunità a prescindere se la realtà risponde o meno, ai nostri progetti. Ora siamo invitati allo stupore, a lasciarci sorprendere! Ci è stato fatto un dono, ci è stato accordato “qualcosa” che non potevamo pretendere. Per una comunità può sembrare ovvio, scontato, avere un sacerdote che riveste il compito di parroco, che sia totalmente dedito al servizio della comunità, presente, disponibile.
In realtà, avere un pastore è sempre un dono! Non tanto perché la scarsità delle vocazioni riduce il numero dei sacerdoti e quindi la possibilità di rimanere senza, quanto perché l’essere sacerdote è il frutto di una chiamata a cui si è data una risposta che allarga il cuore del chiamato nella sua adesione totale a Dio: “Eccomi Signore!”. Il dono è pertanto duplice! Dono è la decisione di Dio di chiamare, dono è la scelta di rispondere positivamente da parte dell’uomo. Accogliamo allora il nuovo parroco dono di Dio, mettiamo via ogni pretesa e rispolveriamo la gratitudine.
Già sono trascorse diverse settimane dal suo arrivo e già stiamo pregustando i primi benefici di grazia che il Signore sta seminando attraverso il suo essere pastore premuroso e fedele. Entrerà sempre più nella comunità con il suo bagaglio di esperienze, con la sua umanità, con la sua fede. Andiamogli incontro con la nostra storia, la nostra ricchezza, i nostri bisogni e lasciarci interrogare in un perenne cammino di conversione, perché da questo tempo nuovo nascano scelte pastorali volte al bene di tutti e di ciascuno.
La sua presenza è dono dello Spirito Santo, pertanto invitati alla sequela da veri e autentici discepoli di Cristo lasciamoci guidare come gregge mite e obbediente per rinnovare e conformare la nostra esistenza all’immagine del Figlio a gloria di Dio Padre. 

Don Maurizio Nicastro