Ancora un’altra chiusura: lo sportello Unicredit-Banco di Sicilia
Disagi per i campofranchesi
Inutili sono stati i tentativi del neo sindaco Rino Pitanza e del
sindaco uscente Salvatore D’Anna, di far riaprire lo sportello bancario
Unicredit (ex Banco di Sicilia) di Campofranco, chiuso definitivamente
a maggio.
I responsabili dell’Unicredit sono rimasti irremovibili: lo sportello
non riaprirà e i campofranchesi per qualsiasi operazione dovranno
rivolgersi all’agenzia di Sutera.
Gravissimi i disagi per gli utenti, soprattutto per coloro che non
hanno un mezzo di trasporto proprio e per gli anziani e i disabili.
Così, la storica sede dello sportello bancario chiude per sempre, dopo
quasi cento anni di attività.
Per reazione o per necessità, molti clienti stanno trasferendo il proprio conto bancario alla BCC “Toniolo”.
I campofranchesi, in questi ultimi anni, sono stati privati di servizi pubblici e di lavoro. Hanno chiuso i battenti: la Dirigenza dell’Istituto scolastico comprensivo, passata a Milena e poi, discutibilmente, a Mussomeli; la Scuola dell’Infanzia delle Suore Domenicane, da quest’anno; la Stazione Ferroviaria, dove si effettuano solo le fermate dei treni; la Piscina comunale; la Casa del Fanciullo, che giunse ad ospitare circa 250 ragazzi; la Pro-Farm; l’Italkali-ex Montecatini e la miniera Cozzo Disi, che davano lavoro a centinaia di padri di famiglia.
Il neo sindaco Pitanza si è impegnato, con il suo programma elettorale,
di far “ripartire Campofranco”. L’obiettivo è arduo, molto arduo, ma
speriamo che ci riesca.
Vincenzo Nicastro
Nella foto sopra, la sede
dell’Agenzia dell’Unicredit in Piazza Crispi con tanto di cartello che
avvisa della chiusura e con il servizio bancomat oscurato.