Festa S. Rita 2017

Giorni intensi di religiosità e devozione
con la presenza straordinaria della reliquia della Cintura della Santa.


Una festa, quella di quest’anno vissuta in una maniera del tutto particolare ed emozionante. Celebrata in due momenti diversi: il primo, dal 7 all’11 maggio, e il secondo con il triduo e la festa liturgica, dal 19 al 22 maggio.
Dal 7 all’11 maggio abbiamo accolto nella nostra Comunità la preziosa Reliquia della Sacra Cintura dell’abito agostiniano di Santa Rita indossata durante la sua vita e custodita nel Monastero di Cascia. Un’iniziativa voluta all’interno della Pia Unione Primaria Santa Rita da Cascia a livello nazionale che si è voluto realizzare nell’ambito del decennale di fondazione. Una Peregrinatio che da regione a regione sta visitando tutte le Comunità dove si trovano le Pie Unioni.
L’arrivo della Reliquia è stato lunedì 8 maggio. A dare inizio a queste celebrazioni è stata la consegna alla Comunità del simulacro di Santa Rita che è mancato per ben cinque mesi per un lavoro di pulitura e di ritorno allo stato originale eseguito dalla premiata ditta “Gregor Vincenzo Mussner” di Ortisei (Bolzano). Un lavoro che è stato offerto grazie alla collaborazione degli iscritti alla Pia Unione, di tanti devoti e della Parrocchia.
Una celebrazione emozionante presieduta dal parroco don Alessandro Rovello, concelebrata dal viceparroco don Maurizio Nicastro e animata dalla Corale Parrocchiale “San Prospero martire” di Marianopoli, diretta magnificamente dal prof. Emanuele Anzalone. Una celebrazione che ha visto la Chiesa di Santa Rita gremita di fedeli, che al canto del Responsorio, tra lacrime di emozione e applausi, dopo la svelata, ha rivisto la bellissima immagine riportata al suo antico splendore.
Lunedì 8 maggio, i fedeli si sono riuniti nel pomeriggio presso il Piazzale Aldo Moro, dove su di un altare solenne, preparato con tanta devozione dalla signora Rosina Ferlisi, Carmelina Lo Piparo e Massimiliano Giambrone, è stata accolta la preziosa Reliquia prelevata personalmente da don Alessandro ad Alessandria della Rocca (AG), dove era stata giorni prima.
Subito dopo l’accoglienza e un momento di preghiera la Reliquia è stata portata in processione, attraverso le vie centrali, verso la chiesa di Santa Rita, partecipata da tanti fedeli, dalla Pia Unione di Campofranco, dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, dai bambini vestiti di angeli e dalle bambine con l’abito devozionale di Santa Rita, coordinati da Simona Romano e Claudia Lo Piparo.
La serata si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa. La chiesa, invece, è rimasta aperta (così come anche per gli altri giorni) fino a tarda ora con un continuo andirivieni di fedeli, molti dei paesi limitrofi, per la preghiera silenziosa e personale.
Il secondo giorno, martedì 9 maggio, nella mattinata la prima tappa è stata la visita con il Reliquiario agli alunni della scuola materna ed elementare del plesso “Don Bosco” con la guida del viceparroco don Maurizio che, dopo un breve pensiero, ha dato spazio alla creatività dei bambini, che guidati dai loro insegnanti hanno preparato preghiere e lanciato dei messaggi sulla la vita della Santa di Cascia.  Dopo la visita alla scuola, si è continuato con la visita agli ammalati, come del resto anche nel primo pomeriggio.  Una visita che ha visto oltre alla presenza del sacerdote anche l’accompagnamento a turno dei membri della Pia Unione, coordinati da Daniela Mazzara e Giuseppina Modica.
Un’esperienza molto edificante anche questa, si è sperimentata la vicinanza a tanti nostri fratelli e sorelle che per diversi motivi non possono essere presenti alle nostre celebrazioni. Anche Santa Rita, insieme a noi, si è fatta pellegrina di speranza ai nostri ammalati.
Come piccolo segno, ad ogni ammalato veniva consegnata una rosa di pane benedetta. La sera, invece, dopo il canto del Rosario tradizionale, è stata celebrata la Santa Messa presieduta da don Sebastiano Lo Conte, Rettore della Chiesa Santa Maria di Gesù a Mussomeli, proprio per il legame tra le due comunità in quanto storicamente la devozione a Campofranco parte proprio da lì, all’inizio del Novecento, con la presenza di don Pio Sorce, cresciuto in quella chiesa (ex agostiniani scalzi) e che era venuto ad impartire a Campofranco lezioni private e nello stesso tempo diffondeva la devozione a Santa Rita. In tarda serata invece, nel salone adiacente alla chiesa è stato proiettato un film sulla vita della Santa.
Il terzo giorno, mercoledì 10 maggio, nella mattinata la visita alla scuola materna delle Suore Domenicane, alla scuola media e all’istituto professionale. Anche qui abbiamo trovato una bellissima accoglienza, dalla dolcezza e la semplicità dei bambini delle Suore, alla partecipazione e all’attenzione dei nostri giovani. Subito dopo si è continuata la visita agli ammalati, così anche nel pomeriggio, in due giorni il Reliquiario ha visitato novanta ammalati. La Santa Messa della sera è stata presieduta da don Giuseppe Catarinicchia, parroco della Parrocchia Santa Lucia di Caltanissetta, accompagnato da diversi devoti di Caltanissetta e di Acquaviva Platani, con don Liborio Franzù.
Il quarto ed ultimo giorno, giovedì 11 maggio, la visita al Municipio alla presenza del sindaco dott. Salvatore D’Anna e i dipendenti comunali, così come alla Caserma dei Carabinieri alla presenza del Comandante Cesare Imbrici. A concludere i quattro giorni della permanenza della Reliquia è stata la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe La Placa, Vicario Generale della Diocesi di Caltanissetta, preceduta dalla preghiera della “Via della spina”, cammino orante e di meditazione sull’amore di Santa Rita verso il suo “Sposo Crocifisso”.
Una novità di quest’anno anche la chiesa di Santa Rita addobbata con nuovi drappi, grazie a Roberto Di Miceli, amico e devoto, che hanno reso la chiesa solenne e accogliente. L’animazione dei vari momenti liturgici sono stati organizzati da Lillina Mazzara, Lillina Schillaci e Rosalia Palumbo. 
Venerdì 12 maggio, poiché il Reliquiario era ancora a Campofranco, si è pensato già da tempo a dedicare tutta la giornata alla visita agli ammalati presso la casa di cura “P. Calà” delle Suore Francescane del Signore della Città e all’Ospedale “M.I. Longo” di Mussomeli, anche qui Rita ha accolto le lacrime, le preghiere, le speranze, le attese di tanti suoi devoti che dal Signore attendono la guarigione del corpo e dello spirito.
La prima tappa è stata l’Istituto “P. Calà” che oltre agli anziani, curano l’aspetto formativo dei piccoli. Anche loro insieme alle suore e agli insegnanti hanno accolto Santa Rita nella loro cappella, tra canti e preghiere. Subito dopo, la visita nelle stanze dove sono accolti i nostri fratelli e sorelle anziani.
Subito dopo, ci siamo trasferiti all’Ospedale. Anche qui, dopo un breve momento di preghiera in cappella, con la presenza di tanti devoti e dal personale medico, si è proseguiti con la visita nei reparti.
Un grazie di cuore va a Suor Elisabetta, superiora delle Suore Francescane dell’Istituto “P. Calà”, al dottor Alfonso Cirrone Cipolla, Direttore dell’Ospedale per la loro disponibilità nell’aver permesso questa visita e a don Liborio Franzù, cappellano sia delle Suore che dell’Ospedale, che ha sin dal primo momento accolto questa proposta, rendendola solenne e devota. Nel pomeriggio invece l’ultima tappa è stata la visita alla Casa Albergo Anziani San Pio di Acquaviva Platani, una nuova struttura aperta da pochi mesi e che ospita diversi anziani anche campofranchesi. Un doveroso ringraziamento va alla direttrice Pamela Nobile per la straordinaria accoglienza e disponibilità verso questo grande dono che è la “carezza” di Santa Rita verso i suoi devoti.
Giornate intense, ma che sono sicuro, hanno segnato la storia della devozione ritiana a Campofranco, un’esperienza unica nello stare insieme come Famiglia, nello stare vicini a quanti soffrono rendendoli non estranei ma presenti alla vita e alle gioie della Comunità. Insieme a Santa Rita, quindi, abbiamo cercato di portare a tutti il messaggio della fratellanza, dell’amicizia, della pace, della gioia vissuti con Cristo e in Cristo.
Terminate queste giornate, dopo la pausa che ha visto le celebrazioni del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima, abbiamo poi celebrato la festa liturgica del 22 maggio, preceduta come sempre dal triduo, predicato quest’anno dal diacono Vincenzo Esposito, dal diacono Antonino Folisi di Calascibetta e l’ultimo giorno dal parroco don Alessandro, che ha presieduto anche la Santa Messa con i Vespri solenni. Una breve fiaccolata intorno alla Piazza ha chiuso i tre giorni di preghiera del triduo, mentre nella mattina, il Club Auto Moto d’epoca con il presidente Enzo Favata ha organizzato una suggestiva sfilata di auto d’epoca che ha rallegrato le strade di Campofranco con una grande partecipazione di auto provenienti da diversi paesi della Sicilia.
Ai 46 partecipanti sono stati consegnati il libretto di preghiere a S. Rita, pubblicato l’anno scorso, ed una medaglia ricordo offerti da La Voce di Campofranco.
La serata della vigilia è stata rallegrata dalla rappresentazione di una commedia a cura dall’ormai rinomata Compagnia Teatrale “Luigi Capuana” di Campofranco.
Il giorno della festa, come ormai tradizione, nella mattinata la Celebrazione delle Sante Messe con la benedizione delle rose e la distribuzione delle rose di pane. Nel pomeriggio, invece, dopo la caratteristica “pioggia di rose” la solenne processione del simulacro di Santa Rita fino al Villaggio Faina, accompagnata dalla Banda cittadina “Michele Saia” diretta dal maestro Franco Baldone, dove giunti è stata celebrata la Santa Messa e contemporaneamente la visita alle aziende circostanti.
La Santa ha fatto rientro la stessa sera, con una lunga coda di macchine (come sempre) che sono state benedette all’arrivo in Piazza Santa Rita. La festa si è conclusa in giornata, per il fatto che l’indomani è arrivata nella Chiesa Santa Rita l’immagine della Madonna di Fatima, custodita in Chiesa Madre, che quest’anno in via straordinaria, in occasione del centenario delle apparizioni, ha peregrinato per vivere una settimana mariana nelle tre chiese della comunità. 
Un altro evento storico adesso ci aspetta come Comunità di Campofranco con il Raduno Nazionale della Pia Unione Primaria a Cascia dal 19 al 23 ottobre, in cui vedrà presente una “pellegrina” particolare e cioè la statua di Santa Rita, proveniente proprio da Campofranco, scelta nell’ottobre scorso nell’incontro dei responsabili nazionali. Sarà portata in processione per le vie di Cascia. Una bella iniziativa che ogni anno vede a Cascia un’immagine particolare venerata nelle Comunità dove è presente la Pia Unione.
Con Santa Rita, allora anche noi pellegrini di gioia e di speranza in una terra che ha visto la sofferenza e il disagio del terremoto, una terra che malgrado tutto con l’aiuto e il sostegno di tutti va riprendendo la stabilità e la normalità della vita. Con Santa Rita, quindi per portare gioia, la gioia nel testimoniare il Risorto. È vero che vediamo in Santa Rita un modello di sofferenza e di come riuscirle a vivere con dignità e fortezza unite a Cristo, ma è altrettanto vero che in Rita vi è la certezza che il suo Gesù Crocifisso è vivo, è risorto. Ed è proprio nel Gesù vivo e vicino che lei trova l’amore per la vita.
Santa Rita desidera la Croce, è donna della sofferenza, ma insieme è donna della gioia, per l’amore grande, profondo, unico che le è donato dal suo Sposo Gesù, il Vivente. In Gesù, Passione e Morte stanno in riferimento alla Risurrezione e alla Vita. E così, il Gesù che Rita ama è il Gesù della Pasqua: rimane unita a Gesù della Croce, per rimanere unita per sempre a Gesù della Vita. Questa piccola grande-donna di Cascia ci insegna tanto e come lei vogliamo testimoniare a quanti ci stanno vicino o quanti incontreremo la gioia che viene dall’essere figli del Risorto.
Vorrei concludere questo mio articolo che ha descritto i vari momenti delle celebrazioni ritiane di quest’anno, proponendo ai lettori una preghiera scritta dal nostro Vescovo, Mons. Mario Russotto:
Gloriosa e umile Santa Rita
a te affidiamo la nostra vita.
tu moglie, madre e suora esemplare.
il perdono hai insegnato
e al Signore con amore hai consegnato
ogni speranza, gemito e carità.
aiuta le famiglie a vivere in unità
per raggiungere in Dio la felicità.
Dai conforto agli ammalati
e sollievo ai disperati
riaccendi in noi il sorriso
e con te porta tutti in Paradiso. Amen.

Un grazie per l’organizzazione della festa va al parroco don Alessandro Rovello; al viceparroco don Maurizio Nicastro; al diacono Vincenzo Esposito; all’Amministrazione Comunale; alle Forze dell’Ordine che garantiscono ogni anno sicurezza per la processione soprattutto sulla SS 189 AG-PA; a tutti i membri della Pia Unione Primaria Santa Rita che come sempre è attenta e disponibile nell’organizzazione degli eventi legati alla devozione a Santa Rita; ai collaboratori della raccolta in paese: Calogero Cannella, Gianna Cannella, Antonino Costanzo, Anna Maria e Calogero Di Carlo, Giuseppe Favata (di Salvatore), Giuseppe Favata (di Vincenzo), Giuseppe Favata (olandese), Attilio Giambrone, Sina Gugliotta, Lillina Lo Curcio; Giuseppina Modica, Liliana e Pierina Morreale, Rosalia Palumbo, Ermelinda Restivo, Simona Romano, Biagina Schillaci, Angela Sorce, Daniela Sorce, Anna Termini, Rita e Mimma Vitellaro per la cura della Chiesa di Santa Rita; la 3S Impianti per aver collaborato al montaggio delle luminarie;  il signor Rosario Vitellaro, per aver messo a disposizione il mezzo per portare in processione il simulacro di Santa Rita; l’Associazione “Giovani Santa Rita”, presidente Nazareno Falletta; “La Voce di Campofranco”, direttore Vincenzo Nicastro;i commercianti di Campofranco, che con il loro generoso contributo hanno reso possibile la rappresentazione della Commedia; gli abitanti del Villaggio Faina e le aziende circostanti. Un grazie all’intera comunità di Campofranco che malgrado le difficoltà economiche non fa mancare il proprio sostegno.

Giuseppe Favata