Il mio Paese

Mio Campofranco
terra dove son nata,
mi dolgo se ti manco
ma t’ho sempre cercata!
Piccolo ed ospitale,
lindo e fortunato:
ai miei occhi sei tale
nido caldo lasciato.
Elogio scevro e sincero
oggi mi sento fare
a chi con cuor severo
bello ti vuol mostrare.
Da chi t’ha amato tanto
Ti porterai vanto,
ed io t’innalzo un canto
mio Campofranco!
Fontana hai in centro
angolo di ritrovo
con nostalgia di un tempo
ti guardo e mi commuovo.
Attiguo tihan creato
Il campo dei sospiri,
spettacolo acclamato
sfoghi con forti gridi.
Dall’alto ti sorveglia
la Croce del Signore:
ci giudica e ci veglia,
insegna come si muore!
La Chiesa Madre annosa,
luogo de la preghiera:
credente e fiduciosa
mi ci recavo a sera.
La Madonnina bianca
solinga in fondo sta:
figura triste e stanca
lontano i figli ha!
In piazza a volte solo
un vecchio lento va,
con i pensieri in volo:
quel vecchio è mio papà.
Solevo passeggiare
nei luoghi più osservati,
con giovanile andare,
non li ho mai più scordati!
La compagnia cercata
era l’altra famiglia,
divisa e sparpagliata
per sé il cammin ripiglia.
La strada mia spassosa
ritrovo desolata, 
quell’armonia briosa
altrove se n’è volata!
Immagine nostrana
Dimia giovinezza:
tristezza con dolcezza
il din don de la campana.
Custodia del mio tetto,
lo sai perché mi piaci!
In te rimembro affetto,
serenità e quei baci.

Lillina Saia
(Como, 1983)