Il Presepe allestito nella Sala Giovanni Paolo II
La Luce del mondo in fondo all’oscurità

Grande successo di critica e di pubblico per il presepe che è stato realizzato presso il salone Giovanni Paolo II adiacente la chiesa madre di Campofranco. Tutto nacque una sera cosi per caso:” Quest’anno non voglio fare il solito presepe in chiesa, lo voglio fare ancora più grande”, disse il nuovo vice parroco Don Maurizio Nicastro.
Detto fatto!! Pino Giambrone lanciò l’idea di fare un lungo tunnel, che ricordasse una grotta,che alla fine portasse al presepe. La proposta trovò il consenso di tutti e subito si inizia con la progettazione e la realizzazione. I giovani Calogero Scozzaro, Emanuele Quarta, Carola Modica, Elisabetta Termini ed Emanuela Liuzzo si misero all’opera con la costruzione della grande scenografia del presepe. Il lavoro si fece più complicato per la realizzazione del tunnel lungo 30 metri. Si inizia a costruire la struttura con dei listelli di legno e con il fil di ferro e poi tutto viene ricoperto con della carta che infine è stata colorata con delle bombolette spray per rendere migliore l’effetto di un cunicolo scavato nella roccia. Per realizzare questo presepe ci sono voluti oltre 20 giorni di lavoro inteso ma alla fine tutto lo sforzo è stato premiato con il grande successo ottenuto, più di 600 visitatori tutti meravigliati nel vedere un presepe mai realizzato prima d’ora a Campofranco. Entrare nel tunnel e percorrerlo in penombra suscitava nei visitatori una grande attesa e meraviglia che poi terminava con la vista del grande presepe, come dice Don Maurizio: 
“Realizzare un presepe per la comunità cristiana assume un tono molto particolare se a muoverci è il Vangelo: Cristo Gesù... Se questa è la prospettiva su cui ci siamo mossi, apparirà chiaro che un presepe non nasce dalla necessità verbale del: "si deve fare". Bensì dal bisogno di rispondere a una chiamata che Cristo stesso ci ha rivolto e ci rivolge!
Pertanto abbiamo voluto trasformare tutto il salone Giovanni Paolo II in un presepe. Appena il visitatore apre il passo e fa il suo ingresso... ecco che la sua prima reazione è la profonda sorpresa!!! Il visitatore non percepisce più il suo essere altro rispetto alla rappresentazione del presepe, ma viene immediatamente coinvolto, entra dentro il presepe attraverso un lungo percorso che assume l'aspetto di una grotta che si snoda per un lungo tratto conducendolo, tra soffuse luci e ombre, davanti al presepe! È un cammino che interpreta tutta la storia della Salvezza. L'uomo che cammina nella penombra del peccato, guidato dalla luce dei profeti viene condotta davanti alla Parola che si fa carne: Gesù Cristo Figlio di Dio, Colui che è la vera Luce, il Salvatore dell'umanità!”

Calogero Scozzaro

Foto in alto, da sinistra: presepe allestito dalla Parrocchia; presepe vivente allestito nella ex Casa del Fanciullo (Rossella Mantello e Angelo Mulè).