Il BrassOperà a Sutera
Iniziamo dalla fine: i tre bis richiesti al termine del concerto dal
pubblico, che di andarsene proprio non ne voleva sapere. Prova evidente
che la musica colta quando viene eseguita da eccellenze diverte e si
apprezza ascoltandola accompagnata dalla freschezza espositiva dei suoi
esecutori.
La Fratres “Claudia Ippolito” di Sutera ha avuto il merito
di aver creato l’evento e di averlo voluto con tutte le proprie
forze, impiegando le energie necessarie senza risparmiarsi. Un concerto
che ha avuto come protagonisti artisti di altissimo livello. Il
BrassOpera infatti è composto da strumentisti di fama
internazionale: Loris Antiga uno dei cornisti più
rappresentativi d'Italia, che lo ha portato a suonare alla London
Symphony Orchestra, alla Chamber Orchestra Of Europe; Fabio Codeluppi,
trombettista ed arrangiatore, che lo ha portato a collaborare con le
più grandi orchestre italiane e con l’Orchestra della
Radio Svizzera-Italiana di Lugano; Giuseppe Mendola che, dopo essere
stato in varie tournèe con i più grandi direttori di fama
mondiale, ha vinto il concorso come primo trombone insieme a
Piergiuseppe Doldi, prima tromba del Teatro la Fenice di Venezia ed
infine il più giovane, non per questo ultimo, Alberto Azzolini,
tubista, che già a 28 anni vanta esperienze con le migliori
orchestre italiane.
BrassOperà è un gruppo di ottoni il cui repertorio
è particolarmente legato al mondo dell'opera lirica. I
componenti, come appena citato, ricoprendo ruoli di prime parti nei
più prestigiosi teatri d'opera italiani, hanno sviluppato una
sensibilità per quello che riguarda questo repertorio. Dalle
trame delle opere di Verdi all’enigma di Turandot di Pucccini
alle colorature delle melodie Rossiniane facendo un salto al premio
Oscar Ennio Morricone, questo è stato il repertorio eseguito,
molto apprezzato dal numeroso pubblico. Un momento molto toccante
è stato la lettura di una poesia, Pensieri, composta
all’età di 14 anni da Claudia Ippolito, a cui è
intitolata la Fratres di Sutera.
Una serata indimenticabile per un piccolo comune come Sutera che per
una sera si è trasformato in un piccolo teatro d’opera. La
musica è “un alimento psico-spirituale che ci guarisce e
ci rende persone migliori”, nella musica si muovono i nostri
corpi con il ritmo, si muovono le nostre emozioni e sentimenti, con la
melodia e l’armonia, si muovono i nostri pensieri, permettendoci
un senso del Divino nella forma musicale.
Francesco Carruba