- Campofranco. Festa di Santa Rita celebrata anche quest’anno con grande solennità
- È
stata una festa vissuta nell’ambito dell’Anno di grazia del
Giubileo della Misericordia, anno in cui la Chiesa ci invita a guardare
ed essere come dice il motto “Misericordes sicut Pater”, (Misericordiosi
come il Padre) un Padre che non tiene in conto le nostre miserie, ma li
carica su di sé per ricambiarci con tanto Amore e Misericordia.
- «Che
cosa è la Misericordia? - si chiede Sant’Agostino alla cui
spiritualità Santa Rita si è consacrata-. Non è
altro se non un caricarsi il cuore di un po' di miseria [altrui]. La
parola “misericordia” deriva il suo nome dal dolore per il
“misero”. Tutt'e due le parole ci sono in quel termine:
miseria e cuore. Quando il tuo cuore è toccato, colpito dalla
miseria altrui, ecco, allora quella è misericordia.
- E chi meglio di Santa Rita, in tutti i diversi stati di vita ci può insegnare ad essere misericordiosi?
- Una
festa quella di quest’anno con una grandiosa partecipazione di
fedeli ai vari momenti di preghiera che hanno avuto inizio sin dal mese
di febbraio con la celebrazione dei quindici giovedì.
- Come
non ricordare il grande evento del 20 febbraio, quando la Pia Unione di
Campofranco insieme a quella di Calamonaci, Caltabellotta, Ribera,
Alessandria della Rocca, Augusta e all’Assistente spirituale
regionale don Davide Di Mare, ha accolto nella nostra Comunità
l’insigne reliquia ex ossibusdi
Santa Rita, donata dalla Badessa del Monastero di Cascia, Suor Natalina
Todeschini, un evento che ha segnato si la storia della devozione alla
Santa di Cascia, qui a Campofranco, ma che penso sia l’inizio di
un rinnovamento e di un nuovo slancio per far conoscere sempre
più e meglio quanto sia necessario ai giorni nostri il messaggio
di questa piccola-grande donna e sperimentare quanto sia efficace il
suo patrocinio. Una donna che il Signore, tra amore e odio, vita e
morte, perdono e vendetta ha donato alla sua Chiesa come esempio di
pace, unità e amore sincero a Dio e agli fratelli.
- E’
da quel giorno infatti, che la presenza dei fedeli, anche da paesi
vicini venuti in pellegrinaggio, nei quindici giovedì in
preparazione alla festa, è stata significante.
- Il
triduo è stato vissuto in maniera diversa, rispetto al passato,
dando alle tre giornate una tematica e un segno meditando su un aspetto
della vita della Santa, che i tre diversi sacerdoti, invitati dal
parroco don Alessandro Rovello, nelle loro omelie, alla luce
soprattutto della Parola di Dio hanno sapientemente spezzato.
- Il
primo giorno, giovedì 19 maggio, la Santa Messa è stata
presieduta da don Massimo Guarino, vicario della Parrocchia San
Prospero di Marianopoli, meditando su “Santa Rita modello di vita consacrata”.
In questa giornata che segnava l’inizio del triduo, ma che
concludeva il cammino dei quindici giovedì, prima della Santa
Messa abbiamo pregato la “Via della spina”, una pria
pratica nata all’interno della Pia Unione, che ripercorre in
quindici tappe, gli ultimi anni della vita di Santa Rita, in cui
portò sulla fronte la stigmata della spina. Durante la Santa
Messa, partecipata anche da alcuni devoti da Marianopoli, sono stati
benedetti e indossati i foulard ai nuovi iscritti in questo anno. Una
giornata quindi dedicata alla Pia Unione, meditando sul come è
bello vivere e camminare insieme seguendo l’esempio di Santa Rita
nella spiritualità agostiniana.
- Nel
secondo giorno, venerdì 20 maggio, la Santa Messa è stata
presieduta da don Giuseppe Alotto, parroco della Parrocchia Maria SS.
del Carmelo di Casteltermini, in occasione si è meditato su “Santa Rita, modello di sposa e di madre cristiana”,
una giornata quindi dedicata alle mamme e ai bambini. Al termine della
Messa abbiamo vissuto un momento davvero particolare che non si vedeva
da anni, quando sette bambine: Lara Rao, Carol Maria Schillaci, Aurora
Lo Curcio, Maria Chiara Modica, Ilaria Pera, Sofia Pera e Giorgia Pera,
hanno ricevuto la benedizione su di sé e sugli abitini di Santa
Rita, affidando al Signore per intercessione della Santa già
dalla loro tenera età, tutta la loro vita. Un iniziativa nata
all’interno della Pia Unione e guidata dalla giovane mamma Simona
Romano che con impegno, amore e devozione ha coinvolto le mamme di
queste bambine, affinché tramite questo semplice, ma
significante segno, si possa testimoniare sempre più la
devozione verso Santa Rita.
- Ma
non solo questo, al termine della celebrazione tutte le mamme con i
loro bambini hanno ricevuto una particolare benedizione chiedendo al
Signore che renda sempre più fruttuoso il loro delicato compito
e donando a Santa Rita una rosa; mentre dopo la
“Passeggiata…in bicicletta” del pomeriggio, i
ragazzi hanno espresso la loro gioia e vivacità con i giochi
tradizionali nella piazza antistante la chiesa.
- Nel terzo giorno, sabato 21 maggio, abbiamo meditato su “Santa Rita,modello di preghiera e di sofferenza,
che ha visto due momenti particolari: il primo l’esposizione del
Santissimo Sacramento per tutta la mattinata, tempo di intimità
con Gesù, vivo e vero, presente nell’Eucarestia; mentre
nel pomeriggio, dopo il tradizionale sparo di mortaretti, la Santa
Messa con i Vespri Solenni presieduta da don Calogero Panepinto,
direttore spirituale del Seminario Vescovile di Caltanissetta, alla
presenza degli ammalati, molti di cui dell’Unitalsi della
Sottosezione di Caltanissetta, a cui via il nostro grazie per la loro
presenza e testimonianza di vita, un grazie va alla Presidente
Antonella Gambino, al referente locale dott. Calogero Di Gesù,
ma a tutto il personale che sempre con amore e dedizione accompagnano
gli ammalati in questi incontri di preghiera. A caratterizzare questa
celebrazione è stata l’unzione con l’olio benedetto
inviato dal Monastero di Cascia, mentre a conclusione di tutto vi
è stata una breve ma intensa fiaccolata di preghiera con il
Reliquiario di Santa Rita.
- In
tarda serata anche due momenti ricreativi e cioè la “Sagra
del dolce” una novità preparata e curata dalle donne e dai
giovani della Pia Unione, realizzando varie specialità
dolciarie, tra cui dei biscotti tipici che raffigurano la rosa, fiore
emblema della nostra Santa. La serata è stata rallegrata dalla
Compagnia Teatrale “Luigi Capuana” di Campofranco, che ha
presentato la commedia “Matrimoni e viscuvati”.
- A
dare inizio al giorno della festa, il 22 maggio, sono stati lo sparo di
alborate e il vivace suono dei tamburi da parte di giovani
campofranchesi; diverse poi le celebrazioni delle Sante Messe con la
benedizione delle rose celebrate dal parroco don Alessandro Rovello,
mentre la Santa Messa solenne e la Supplica è stata presieduta
da don Gianluca Arcuri, novello sacerdote dell’Arcidiocesi di
Agrigento e attuale vicario della Chiesa Madre di San Giovanni Gemini.
Al termine della Supplica all’esterno della chiesa sono state
benedette e distribuite le rose di pane.
- A
rendere più bella la mattinata è stato anche un grande
raduno e sfilata di auto d’epoca, curata dal presidente del Club
Auto X1/9, Gaetano Adamo.
- Nel pomeriggio invece, alle 16.30, l’inizio della processione del simulacro della Santa accolta da una “pioggia” di
rose, che si è snodata per le vie del paese e con il
proseguimento per il Villaggio Faina, accompagnata dalla Banda
cittadina “Michele Saia”. Giunti al Villaggio è
stata celebrata la Santa Messa e contemporaneamente il simulacro ha
proseguito per la visita e la benedizione dei luoghi di lavoro che
sorgono nelle vicinanze.
- Il
simulacro di Santa Rita, è rientrato in paese lo stesso giorno,
poiché la domenica successiva coincideva con la Solennità
del Corpus Domini, e come da tradizione dopo la processione per le vie
del Villaggio e i fuochi d’artificio; con una lunga coda di
macchine, il simulacro è stato accompagnato trionfalmente in
paese. Giunti in Piazza Santa Rita a concludere i festeggiamenti
è stata la benedizione delle macchine.
- Una
bella novità di quest’anno è stata
l’affissione di un grande banner raffigurante l’immagine di
Santa Rita sulla facciata della Chiesa, dono della Pia Unione e montato
grazie alla disponibilità della 3S impianti.
- E’
sempre bello quando si sta e si cammina insieme come Comunità in
questi particolari momenti di festa e di fraternità che sempre
più, quando vengono vissuti cristianamente, ci aiutano a
crescere nella fede, nella speranza e nella carità, ma è
altrettanto bello che la devozione ad un Santo o una Santa non si fermi
alle emozioni o a quanto possa fare da cornice a quei giorni di festa,
ma la si viva costantemente, proprio perché “loro”
sono nostri compagni di viaggio, sono un Vangelo sempre aperto, sono
amici e fratelli, uomini e donne uguali a noi, ma che con la loro
testimonianza, ci indicano la strada per raggiungere l’unica Via,
Verità e Vita che è Gesù.
- E
mentre ringraziamo il Signore, che tramite la dolce figura di Santa
Rita continua ancora oggi a donare alla sua Chiesa, Misericordia e
amore, vogliamo chiedere a Lui, dispensatore di ogni grazia che per
intercessione della nostra amata Santa Rita, di benedirci, guidarci e
sorreggerci nel cammino non sempre facile di questa vita e ci conceda
tutte quelle grazie che il nostro cuore desidera.
- Giuseppe Favata
- Un
particolare ringraziamento per la buona riuscita della festa va:
innanzitutto al parroco don Alessandro per la sua continua
disponibilità e fiducia, al diacono Vincenzo Esposito
Pellitteri, al diacono Maurizio Nicastro che in quest’anno ha
fatto esperienza in mezzo a noi; ai collaboratori per la raccolta delle
offerte e per le varie attività, Veronica Antinoro, Antonino
Costanzo, Calogero Cannella, Gianna Cannella, Calogero Di Giovanni,
Lilluzza (Calogera) Falletta, Angela Favata, Giuseppe Favata (di
Salvatore), Nazareno Falletta, Giuseppe Favata (di Vincenzo), Giuseppe
Favata (olandese), Maria Rita Ferro, Attilio Giambrone, Massimiliano
Giambrone, Sina Gugliotta, , Giuseppina Modica, Rosalia Palumbo,
Daniela Mazzara, Lillina (Calogera) Mazzara, Viviana Nicastro, Simona
Romano, Lillina (Calogera) Schillaci, Adalgisa Scuderi, Angela Sorce,
Daniela Sorce, Ermelinda Restivo, le sorelle Rita e Mimma Vitellaro,
fam. Di Carlo-Restivo, fam. Vizzini-D’Anna (per aver messo a
disposizione il loro mezzo per portare in processione il simulacro
della Santa), le famiglie del Villaggio Faina, tutti i membri della Pia
Unione Primaria Santa Rita di Campofranco, che sempre con entusiasmo e
devozione collabora a tutte le attività.
- Un
ringraziamento va anche al Comune di Campofranco per la concessione del
palco, all’Associazione Giovani Santa Rita, alla redazione de
“La Voce di Campofranco”, tramite il suo direttore
responsabile Vincenzo Nicastro, alle aziende circostanti al Villaggio
Faina, alle attività commerciali e all’intera
comunità campofranchese per il loro generoso contributo.