Salvatore Testa, architetto, docente e vignettista
Il 30 aprile scorso, alle ore 18,00 nelle
scuderie della Villa Borromeo di Arcore (Milano) Salvatore e Ilaria Testa hanno
presentato Il poker dell'umorismo,
quattro libri di sei "assi" della risata,
Festina Lente Edizioni: 1) Giovanni
Beduschi -"il mondo di Giò, Cris & Ricky"; 2) Marco Fusi con
Alfio Leotta e Biagio Panzani -" Il calcio versione 2.0"; 3) Federico
Della Rosa-"Un pollo in classe-manuale di auto difesa scolastica"; 4)
Salvatore Testa-"Un anno alla corte di Teo & Dolinda".
La
presentazione del libro è stata inserita nel programma del Festival della letteratura,
ideato da Alberto Moioli , Direttore Ed. Enciclopedia d'Arte Italiana, col
patrocinio del Comune di Arcore.
Tale
festival presenta un'offerta culturale ampia. Le prestigiose scuderie di Villa
Borromeo hanno avuto il ruolo di fulcro attorno al quale si sono mosse tutte le
attività del festival.
L'architetto Salvatore Testa, di
Campofranco, da due decenni si trova ad Arcore dove insegna. Qui abita con la moglie
Antonella e i figli. Dopo la laurea ha coltivato l'hobby del disegno per
fumetti. La sua prima vignetta fu pubblicata su La Voce di Campofranco,
nell’aprile del 1982, e raffigurava don Nazareno Falletta, con il titolo
“Omaggio al Fondatore”. Continuò a collaborare per oltre 13 anni sino al
settembre 1995. In tutti questi anni ha perfezionato la sua vena artistica
affermandosi nel mondo culturale lombardo e non solo. La presentazione de Il poker dell'umorismo, assieme alla
figlia Ilaria, costituisce un’altra importante
tappa artistica e culturale che si aggiunge al suo ricco curriculum.
VN
Nella foto dell’inaugurazione del Festival, da
sinistra: l’architetto Salvatore Testa è alla sinistra del sindaco di Arcore, Rosalba
Colombo..