Expo Milano 2015. Riconoscimento di migliore design al Padiglione dell’Azerbaijan

Orgoglioso Salvatore Mazzara che ne è stato il direttore tecnico dei lavori

Con Salvatore ci siamo dati appuntamento per una visita mirata del padiglione dell’Azerbaijan, all’ingresso di Cascina Triulza, nella mattina del 19 ottobre, dodici giorni prima della chiusura dell’Esposizione Mondiale. Io ero in compagnia di mia moglie Maria Carolina.

L’accoglienza è stata calorosissima come due amici e compaesani, che non si vedono da anni. Con Salvatore, però, ci eravamo incontrati in paese, durante le calde serate d’agosto, nella piazzetta della Fontana della Rinascita e avevamo ampiamente discusso sull’Expo.

Dall’ingresso ci siamo portati subito al padiglione dell’Azerbaijan (foto sopra), bellissimo sia all’esterno che all’interno, già con una lunghissima fila di visitatori che attendevano di potere entrare. Raggiante di gioia  si è subito sfogato: “Per me, apprendere che al padiglione è stata data l’attestazione di migliore design è motivo di grande soddisfazione e di orgoglio. Per quanto riguarda lo svolgimento dell’incarico ricevuto dalla Società Simmetrico, aggiudicataria della gara, ti confesso che ho lavorato con tanta passione, entusiasmo e con tante notti insonni trascorse a riflettere e a studiare soluzioni e a lottare contro il tempo. Un progetto superbo che è stato portato a termine all’interno di uno staff di tecnici ed operai, che hanno lavorato in sinergia.” E subito Salvatore mentre ci guidava per la visita del padiglione faceva far scorre un fiume inarrestabile di parole, che esprimevano concetti tecnici, stili architettonici, considerazioni, valutazioni, soluzioni estreme adottate e la lunga serie di difficoltà incontrate per consegnare in tempo il padiglione bell’e pronto all’apertura.

Un altro motivo di orgoglio per il nostro Salvatore Mazzara è stata l’attestazione di migliore design al padiglione dell’Azerbaijan dell’Expo, allestito sotto la sua direzione tecnica dei lavori. Il riconoscimento, concretizzatosi con la consegna di un’artistica targa, è stato notificato ai responsabili della Società Simmetrico che si era aggiudicata la gara per la realizzazione del progetto. E poi ha ricordato la visita del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi (foto sopra); il riconoscimento del padiglione come “uno dei più belli”, da parte del quotidiano nazionale La Repubblica; l’esposizione per un’intera giornata della Coppa UEFA e la visita di altri personaggi italiani e stranieri del mondo della scienza dell’alimentazione, della cultura, della politica e dell’economia.

Il nostro incontro con il campofranchese Salvatore Mazzara è durato oltre due ore. Poi, erano le 12.30, ci siamo lasciati perché Salvatore, riacceso il telefonino, è stato sommerso di chiamate e di messaggi non letti. E noi abbiamo lasciato l’Expo, poiché il giorno prima, domenica, l’avevamo visitata entrando e soffermandoci in una ventina di padiglioni, fortunatamente senza fare alcuna fila, in compagnia del cognato Giuseppe Favata. Salvatore Mazzara di Giovanni e di Maria Virciglio, sposato la maestra Serena Giacchino e padre della bambina Emilia, ha lasciato Campofranco una ventina di anni fa per motivi di lavoro, dopo aver conseguito il diploma di geometra e svolto il servizio militare.

L’esperienza acquisita nell’impresa di lavori edilizi e stradali del padre è stata determinante per la sua professione. “Ho fatto di tutto quando lavoravo nell’impresa di mio padre: manovale, conduttore di mezzi di trasporto, contabile, direttore tecnico di lavori. Non ho mai avuto reticenze nell’affrontare qualsiasi lavoro”.

Salvatore sicuramente costituisce un esempio da tenere sempre in evidenza. In questi ultimi anni, Salvatore ha accumulato un crescendo di esperienze lavorative che lo hanno portato a livelli sempre più alti. Un sincero “ad maiora”.

Vincenzo Nicastro