Sutera, giornata mondiale
dei rifugiati
Il 20 giugno, così come deciso dall'assemblea generale dell'Onu con la risoluzione del 4
dicembre 2000, n. 55/76, ricorre la Giornata mondiale dei rifugiati,
ossia di quelle persone costrette a lasciare il Paese dove risiedevano per
fuggire dalla morte, dalla violenza, dalla persecuzione, dalla discriminazione
religiosa, etnica o politica. Tale ricorrenza, ora di portata mondiale, si pone
in continuità con la Giornata Africana del Rifugiato e vuole essere espressione
di solidarietà con il continente africano che conta il maggior numero di
rifugiati.
Quest’anno
anche a Sutera è stata celebrata tale ricorrenza dato che il piccolo comune ha
aderito al Progetto triennale SPRAR (Sistema di
protezione per richiedenti asilo e rifugiati) accogliendo dal mese di febbraio
circa quindici persone, nuclei familiari e nuclei familiari monoparentali in
cerca di protezione internazionale. I rifugiati presenti sono provenienti
dall’Eritrea, dal Nepal e dalla Nigeria e usufruiscono di vitto, alloggio, di
servizi di orientamento/integrazione sociale e di assistenza sanitaria, di
alfabetizzazione e tutela legale.
Sabato, 21 giugno, dopo lo svolgimento di divertenti giochi per
bambini e ragazzi uniti nella diversità, presso l’Auditorium Comunale si è
svolto un momento di incontro della comunità durante il quale il sindaco dott.
Giuseppe Grizzanti, l’ass. alla cultura Marisa Montalto Monella e il presidente
dell’associazione “Il girasole” che si occupa in maniera specifica dei
rifugiati che risiedono a Sutera hanno presentato il progetto e l’evoluzione
dell’esperienza. Successivamente le cinque famiglie accolte in paese sono state
simbolicamente adottate da altrettanti cittadini (Maria Salamone, Filomena
Modica, Carmelo Salamone, Salvatore Carrubba, Carmelina Salamone) disponibili
ad accompagnarle in maniera volontaria. In piazza Sant’Agata è stata allestita
una mostra sull’Asilo e, mentre la banda musicale di Sutera intonava l’Inno
d’Italia e gli Inni delle nazioni di provenienza dei vari ospiti, sono state
servite da questi ultimi pietanze ben speziate tipiche dei loro Paesi. La
serata si è protratta fino a notte tra balli e canti animati dalla band dei
“The Bleach” in alternanza e in coro con i percussionisti “Domi Dialao”
provenienti dal Senegal.
Carmelina Sanfilippo