Sempre più bello il Presepe vivente di Campofranco

Quello di quest’anno, giunto ormai alla X edizione, è stato il più bello in assoluto. Il luogo è stato sempre lo stesso come il percorso: l’antico e vasto palazzo del Barone Giovanni del Campo, fondatore del paese nel 1573, oggi Casa del Fanciullo in stato di assoluto abbandono. Abbiamo potuto notare un migliore allestimento delle postazioni, più curate in molti particolari con molti volontari, ne abbiamo contato ben 96!, che indossavano i vari “panni” del periodo di Gesù: pastori, contadini, artigiani, casalinghe, bambini, ecc..
L’ingresso del presepe era dal cancello secondario del Palazzo, in via Itria, poi si attraversavano le varie stanze/postazioni del primo piano per concludersi al piano terra, con uscita sulla Piazza Crispi. Al piano terra vi era allestita la grotta con tanto di bue e di asinello, in carne ed ossa. Altrettanto in carne ed ossa la Madonna, Giuseppe e il Bambinello.
L’organizzazione è stata affidata a più mani, come nelle precedenti edizioni: Parrocchia Madrice, Confraternita SS. Sacramento, Pro-loco. Patrocinio della Regione Sicilia, della Provincia di Caltanissetta, del Comune di Campofranco, dell’Unicredit e di alcuni negozianti locali. Il presepe è rimasto aperto per le visite e per le degustazioni nei pomeriggi dei giorni 24-26-28-29-30 dicembre e 2-4-5-6 gennaio 2014. Contemporaneamente è stato possibile visitare il Museo di Storia locale Arti e Tradizioni Popolari “Don Nazareno Falletta”, che si trova al piano terra del Palazzo Baronale.
Ecco le postazioni e i volontari che si sono alternati a rappresentare i personaggi del presepe.
Le postazioni:
Picuraru (pastore): Salvatore Pecoraro.
Ricuttaru (ricottaio): Salvatore Cannella, Calogero Cannella, Mattia Cannella.
Ciciri e Fasoli (ceci e fagioli): Massimo Malta, Donatella Di Carlo, Vincenza Favata.
Firraru (fabbro): Francesco Pera, Calogero Pera.
Osteria: Salvuccio Adamo, Maria Nigrelli, Christian Nicastro, Calogero Nicastro, Luisa Schifanella, Vincenzo Falletta, Viviana Modica, Giulia Di Carlo, Moira Randazzo, Enrico Adamo, William Cirlincione.
Caliaturi di cafè (tostatore di caffè): Calogero Caltagirone.
Scarparu (calzolaio): Gaetano Giambrone.
Pani cunzatu (pane condito): Maria Liuzzo, Calogero Termini, Alessia Di Leo.
Falegname: Fabio Giuliano.
Sarturia (sartoria): Marianna Franco, Letizia Scozzaro, Calogera Scozzaro, Giusy Sciortino.
Pananaru (cestaio): Pietro Scozzaro, Mirella Mazzara.
Svecciatoio (separatore di semi di grano da altri, soprattutto di veccia): Rosario Nuara, Rosellina Schillaci, Patrizia Favata.
Cucina: Vincenza Falletta, Vincenza Di Marco, Vincenzo Falletta, Lucia Gagliano, Maria Favata, Lisa Vicari, Giovanna Cannella, Sebastiano Di Bona, Osvaldo Di Bona, Salvatore Malta.
Furnara (fornai): Francesco Nicastro, Giuseppe Giuliano.
Ova e patati (uova e patate): Pietro Mazzara, Salvatore Di Bona.
Frutta e verdura: Salvatore Valentino (Lillo).
Maccu (brodo di fave, molto denso): Angela Schillaci.
Natività: Angelo Mulè e Vincenzo Giovino (San Giuseppe); Claudia Favata, Aurora Nicastro, Giusy Nicastro, Carla Lamattina, Adele Nuara, Giorgia Adamo (Madonne); Alisia Nicastro, Michelle Antinoro (Angioletti); Giuseppe Liuzzo (Gesù Bambino).
Portineria/biglietteria (ingresso e uscita): Luigi Morreale, Paolo Pera, Salvatore Nicastro, Luigi Nicastro, Nino Costanzo, Calogero Pecoraro.
Musicisti: Giuseppe Provenzano, Salvatore Vaccaro, Salvatore Adamo, Domenico Cirlincione, Salvatore Randazzo.
Pastorelli: Pietro Adamo, Simona Di Bona, Siria Ricotta, Naomi Ricotta, Ilary Giuliano, Ilary Malta, Sofia Butera, Angelo Butera, Desireè Termini, Francesco Termini, Nataly Stifanese, Michelle Stifanese, Alessia Adamo, Enrico Malta, Luca Scroppo, Giulia Di Giovanni, Giuseppe Di Giovanni, Vittorio Lamattina, Greta Mazzara, Gaia Modica, Marilena Cannella, Marika Sergi, Sofia Sergi.
Vincenzo Nicastro