Campofranco. La Festa di S. Rita, più ricca di spiritualità e di partecipazione giovanile.
Anche quest’anno è tornato con gioia l’annuale
appuntamento della festa di Santa Rita, che come sempre è stata
arricchita da vari momenti spirituali e ricreativi coinvolgendo i
ragazzi e i giovani della nostra Comunità.
Nell’ambito di questo particolare “Anno della Fede”
che la Chiesa intera sta vivendo, a predicare il triduo è stato
don Ignazio Carrubba, che è stato qualche anno fa nostro
viceparroco e adesso si trova nella vicina Mussomeli come rettore del
Santuario Diocesano della Madonna dei Miracoli e parroco della
Parrocchia San Giovanni Battista. In questi tre giorni, don Ignazio ha
presentato, come sa fare lui con parole forti e profonde, la figura di
Santa Rita in modo del tutto nuovo, mettendo in risalto la virtù
della fede vissuta dall’umile donna di Cascia in tre momenti
particolari della sua vita.
Domenica 19 maggio, prima giorno del triduo, alle ore 19.00, subito
dopo la Santa Messa, una fiaccolata ha percorso le vie del quartiere
con la rappresentazione vivente di cinque momenti della vita di Santa
Rita, curata dai giovani della nostra Parrocchia; in processione vi era
anche una particolare Reliquia che lo stesso don Ignazio ha portato con
sé e proveniente dalla Chiesa Santa Maria di Mussomeli, luogo
che tutt’oggi richiama alla devozione alla Santa e che in passato
vi fu la presenza dei Padri Agostiniani Scalzi. C’è da
ricordare che a Campofranco la devozione a Santa Rita è stata
portata proprio da Mussomeli, tramite la persona di don Pio Sorce, che
nei primi decenni del Novecento venne nella nostra Comunità
inizialmente a impartire lezioni private, ma anche come pastore di
anime portando con sé questa devozione e facendo costruire
inizialmente una cappella e che oggi vediamo come vera e propria chiesa
dedicata a Santa Rita; fu lo stesso don Pio a fare da guida vocazionale
ai sacerdoti don Calogero Ferlisi e don Nazareno Falletta, che
continuò per ben più di cinquant’anni la sua opera.
Il pomeriggio di lunedì 20 maggio è stata organizzata,
con la collaborazione di Giuseppe Di Carlo e Maurizio Schillaci, una
passeggiata ciclistica in memoria di Salvatore Giuliano, scomparso
quasi un anno fa, persona amata e stimata da tutti soprattutto, per la
sua passione ciclistica, e in modo particolare tra i ragazzi che lo
hanno conosciuto per il suo lavoro nell’ambito scolastico. Per
diversi anni è stato un nostro affezionato collaboratore che
puntualmente si offriva per organizzare tale manifestazione che vede
una notevole crescita di partecipanti di ragazzi, che con le loro grida
di gioia allietano le strade della nostra Campofranco. La
manifestazione si è conclusa con i tradizionali giochi, come la
rottura dei “baccareddi”, in Piazza S. Rita con la
collaborazione di Rossella Mantello.
La vigilia della festa, martedì 21 maggio, è stata
caratterizzata da due momenti religiosi, la Santa Messa con i Vespri
Solenni e alle 21.30 per la prima volta è stata celebrata un
Veglia di preghiera con la lettura e la rievocazione del Transito di
Santa Rita, animata dai giovani Frati e Suore Servi della Misericordia
provenienti dal Brasile e che abitano da qualche anno a Caltanissetta,
che hanno dato testimonianza della loro scelta vocazionale e vita
religiosa. Sono stati davvero provvidenziali, perché senza che
nessuno di noi lo sapesse ci hanno parlato anche del loro rapporto di
devozione a Santa Rita, raccontando diversi episodi di grazie ricevute
per la sua intercessione, poiché la Parrocchia di origine in
Brasile è dedicata proprio a Santa Rita.
Il giorno della festa, come sempre, nella mattinata sono state
celebrate diverse Sante Messe con la benedizione delle rose, celebrate
dal parroco don Alessandro, dal viceparroco don Bernardo e da don
Vincenzo Giovino, nostro compaesano. Dopo la Santa Messa solenne e la
Supplica, intorno a mezzogiorno sono state benedette e distribuite le
“rose di pane” in Piazza Santa Rita.
Nel pomeriggio, alle 16.30, dopo un suggestivo momento che si verifica
per la prima volta e cioè una interminabile “pioggia di
rose” con petali di vari colori lanciati dal tetto della
chiesa, il simulacro di Santa Rita, con la presenza della Banda
cittadina “Michele Saia”, ha percorso le strade del nostro
paese per raggiungere il Villaggio Faina.
Giunti al Villaggio, mentre veniva celebrata la Santa Messa nella
chiesa Sacra Famiglia, il simulacro è stato portato, come da
tradizione, nelle vicine fabbriche per la benedizione impartita dal
parroco don Alessandro e per trascorrere qualche momento di festa e di
amicizia con gli operai. Terminato il giro delle fabbriche, la Santa,
anche se con la pioggia, ha fatto ritorno nella chiesa del Villaggio
per restarvi fino a domenica 26 maggio, dove ogni sera è stata
celebrata la Santa Messa.
Domenica 26 maggio, ultimo giorno di festa, nella mattinata anche
questo per la prima volta, una lunga sfilata di “quod” ha
percorso le nostre strade, organizzata da appassionati di quod in
collaborazione con l’Associazione giovani di Santa Rita; mentre
alle ore 19.00 al Villaggio Faina è stata celebrata la Santa
Messa presieduta da don Giuseppe Veneziano, Arciprete di Aragona che
nel pomeriggio insieme ad un gruppo di bambini della sua Parrocchia ha
tenuto un ritiro spirituale in preparazione alla prima Comunione.
Subito dopo la Santa Messa, la processione per le vie del villaggio e i
fuochi d’artificio, il simulacro di Santa Rita, tra il suono
prolungato dei clacson ha fatto festoso rientro in paese.
A concludere i festeggiamenti è stata la benedizione solenne
degli autoveicoli e un bellissimo spettacolo musicale tenuto dai
“Medea” che ha rallegrato tutti, rendendo partecipi anche i
giovani e quanti erano presenti.
Il Signore, per l’intercessione di Santa Rita, ricompensi coloro
che, in diversi modi, hanno collaborato alla buona riuscita della festa.
Giuseppe Favata
Ringraziamenti a: don Alessandro Rovello (Arciprete); don Bernardo
Briganti (Viceparroco); don Vincenzo Giovino; Vincenzo Esposito
Pellitteri (Diacono). Ai membri del Comitato: Calogero Cannella,
Antonino Costanzo, Nazareno Falletta, Alessandro Favata, Giuseppe
Favata (di Salvatore), Giuseppe Favata (di Vincenzo), Vincenzo
Schifanella, fam. Falletta (Mulinella) con i devoti del Villaggio
Faina. Ai collaboratori: Alessio Caltabellotta; Gianna Cannella;
Osvaldo Di Bona, Rita Di Carlo; Giovanna Favata; Giuseppe Favata
(olandese); Vincenzo Giovino (di Calogero); Vincenzo Giovino (di
Giuseppe); Andrea Lamattina; Ersilia Lipari; Maria Lo Curcio;
Giuseppina Modica; Vincenzo Morreale; Rosalia Palumbo; Calogero
Restivo; Ermelinda Restivo; Biagina Schillaci; Lillina Schillaci; Anna
Termini; Mummina Vitellaro; fam. Gaspare Adamo; fam. dott. Calogero Di
Carlo; prof. Vincenzo Nicastro e La Voce di Campofranco; i giovani
Francesco Costanzo e Antonio Lamattina (per lo spettacolo musicale); le
attività commerciali che hanno sponsorizzato lo spettacolo
musicale e che hanno collaborato in diversi modi e l’intera
comunità di Campofranco che nonostante la crisi economica non ha
fatto mancare il suo generoso contributo.