L’avvocato
Salvatore Saia ci ha lasciato.
Impegnato in
politica, esperto di diritto amministrativo era molto legato alla sua
Campofranco.
Il 26 ottobre di quest’anno si è spento Salvatore Saia, per tutti i Campofranchesi Totò.
Era nato a Campofranco il 10.02.1930 da Peppino Saia e da Paola La Mattina.
A quattro anni e mezzo iniziò a frequentare la Scuola Elementare di Campofranco, per poi iscriversi alla Scuola Media a Palermo ed al Liceo Classico ad Agrigento.
Amando il diritto e seguendo il suo profondo senso di giustizia si iscrisse all’Università di Palermo in Facoltà di Giurisprudenza, ove superò brillantemente tutti gli esami in anticipo rispetto alla conclusione del corso di studi e si laureò con il massimo dei voti e la lode, a soli 21 anni, presentando alla Commissione una tesi di Diritto Penale con il Prof. Giovanni Musotto, che lo avrebbe voluto con lui come assistente universitario.
Appena laureato venne assunto presso la Provincia Regionale di Caltanissetta, con la qualifica di vice segretario Generale.
Si sposò con Emma Falletta del 1956 ed insieme si trasferirono a Caltanissetta.
Nel 1965 entrò a far parte della Commissione Provinciale di Controllo (C.P.C. poi CO.RE.CO), con la qualifica Dirigente Superiore, dove lavorò fino alla pensione.
Iniziò il proprio impegno politico giovanissimo: si dice che abbia tenuto il primo comizio nella sua Campofranco a soli 14 anni.
Fu subito Delegato G. G. D.C. di Campofranco - il Gruppo Giovanile della Democrazia Cristiana - entrando in contatto con i grandi della politica dell’epoca a livello locale e nazionale.
Partecipò al Primo Convegno Interprovinciale della Sicilia dei Gruppi Giovanili DC quale appartenente al Gruppo Giovanile DC di Campofranco per la Provincia di Caltanissetta nel febbraio 1948. Nonché al Quinto Convegno Nazionale dei Gruppi Giovanili DC nel febbraio 1951.
A Roma partecipò alla Riunione della Commissione Nazionale per i problemi
della gioventù tenutasi dal 31 ottobre al 16 novembre 1951.
Si recò all’Aja in Olanda per partecipare ad una conferenza
politica sulla gioventù europea da 26
al 31 ottobre 1952, ove parteciparono - tra gli altri - Franca Falcucci poi
Ministro della Pubblica Istruzione) e Lia De Gasperi (figlia di Alcide).
Fece parte prima della corrente Dorotea e poi di quella Fanfaniana. Divenne vice segretario Provinciale della DC e componente della Direzione Provinciale della DC. Lo stesso On. Amintore Fanfani ebbe modo di conoscerlo personalmente ed apprezzarlo; in segno di stima gli regalò un quadro raffigurante una barca stilizzata, realizzato dallo stesso Fanfani che si dilettava a dipingere.
Ogni anno si recava a Roma come delegato ai Congressi Nazionali della Democrazia Cristiana.
Fu candidato come deputato alle elezioni Regionali del 1982, ma non venne eletto pur ottenendo un ottimo risultato, soprattutto nel suo paese.
Assunse diversi incarichi di prestigio e responsabilità, tra cui quello di Commissario del Consorzio Le Tre Sorgenti di Canicattì e dell'IACP di Enna ed in alcune Opere Pie. Inoltre venne nominato Commissario straordinario in diversi Comuni, tra cui: Sommatino, Santa Teresa di Riva e Giardini Naxos.
Ricoprì altri incarichi onorari: prima Consigliere e poi Presidente dell'Istituto Testasecca da 1995 al 1999; successivamente Presidente del Magistero di Servizi Sociali di Caltanissetta.
Ebbe modo di collaborare con numerosi avvocati nisseni che lo apprezzavano e cercavano un suo consiglio, specialmente in diritto amministrativo e non solo.
Fu membro attivo del Lions Club di Caltanissetta, partecipando ad
incontri e conferenze e pubblicando diversi articoli nella rivista del club.
Una sua pubblicazione è stata inserita nella bibliografia nel manuale di “Diritto Amministrativo” in particolare nel terzo volume sulla “Amministrazione Locale” del Professore Pietro Virga, dell’Università di Palermo, usato da tutte le facoltà d’Italia.
Era molto stimato anche da un altro importante professore di Diritto Amministrativo e Diritto Processuale Amministrativo all’Università di Catania ed alla Sapienza di Roma, Eugenio Cannada Bartoli di Mazzarino, che lo invitò a fargli avere tutti i suoi scritti, assicurandogli che li avrebbe pubblicati nella rivista “Il Foro Amministrativo” di cui era direttore e redattore. Solo che lui non teneva al successo ed alla gloria e preferiva studiare ed approfondire per se stesso, per cui declinò l’invito e continuò a pubblicare articoli solo a livello locale. E si appassionava a qualsiasi argomento, anche di sociologia, economia e religione.
Molto fedele e devoto a San Calogero ed a San Francesco, era cattolico
praticante e si recava ogni domenica a messa e divenne anche Terziario
Francescano presso la Chiesa di San Michele di Caltanissetta.
Tra i soci costituenti del Circolo di Cultura di Campofranco era un
appassionato lettore de “La Voce di Campofranco”.
Presente e vicino alla famiglia ha sempre dato il buon esempio inculcando i valori della correttezza e dell’onestà.
Dall’unione con Emma, durata quasi sessant’anni, sono nati tre figli: Giuseppe, Alfredo e Gianluca. Aveva sei nipoti e da un anno era diventato bisnonno.
Pur essendosi
trasferito giovanissimo da Campofranco, prima per ragioni di studio e poi di
lavoro, è rimasto sempre legato ai propri compaesani al proprio paese, ove si
recava sempre durante le vacanze estive, natalizie e pasquali, oltre che ogni
domenica ed ogni volta che poteva, trasfondendo nei figli e nei nipoti l’amore
per il paese d’origine.