Soppressa l’autonomia della scuola di Campofranco

Dal primo settembre un unico istituto comprensivo con Milena

Gravi disagi alla popolazione scolastica

 

Dal primo settembre 2012 l’Istituto Comprensivo Statale di Campofranco ha perso l’autonomia scolastica. La Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado (ex scuola media) non ha più un proprio ufficio di dirigenza e di segreteria. Le scuole di Campofranco sono state aggregate a quelle di Milena-Montedoro-Bompensiere. Gli uffici hanno la sede legale ed operativa a Milena, in via Giuseppe Verdi, poiché Milena ha una popolazione scolastica di gran lunga superiore a quella di Campofranco. L’Istituto di Campofranco ha perso anche la scuola di Sutera, che è stata assegnata al 2° istituto comprensivo di Mussomeli, sulla base di una proposta dell’Amministrazione comunale di Sutera forse “non chiaramente interpretata” dall’Assessorato regionale. Questo passaggio ha visto ridurre la popolazione scolastica della scuola di Campofranco di 95 alunni. Ad aggravare ulteriormente la sofferente situazione numerica, si sono aggiunti i 10 trasferimenti di alunni di terza media, bocciati agli esami, i cui genitori hanno voluto iscrivere i propri figli nella scuola di Sutera (e quindi di Mussomeli) pretendendo, a fine giugno, insistentemente e a tutti i costi, anche con l’intervento dei Carabinieri, il rilascio dei nulla osta.

Di chi le responsabilità del distacco della scuola di Sutera? Dell’Amministrazione comunale di Sutera, della Dirigente scolastica di Campofranco o dell’Assessorato che, secondo alcuni, avrebbe “forzato” le proposte provenienti dai comuni interessati?

Sta di fatto che la perdita degli uffici di segreteria e di dirigenza, è da miopi non riconoscerlo, crea disagi all’utenza di Campofranco costituita dalle famiglie, dagli alunni e da tutto il personale scolastico docenti e non docenti. Il trasferimento degli uffici, anche se si tratta di poco più di dieci chilometri costituisce sempre un disagio.

Chi scrive ha espresso, senza anonimato e chiaramente, sul sito di www.valloneweb.tv, la propria opinione su due argomenti, dopo aver letto una lunga serie di commenti che manifestavano sulla questione, in certi casi, una visione un po’ confusa e di parte:

-              il trasferimento dei plessi dalla via Piave alla via Santa Croce;

-              il mantenimento dei due assistenti amministrativi nell'ufficio di via Santa Croce (Anna Bellanca e Silvia Di Giovanni).

Riportiamo una parte del testo pubblicato.“… Con il raggruppamento dei plessi in via Santa Croce il Comune verrebbe a risparmiare oltre 30.000 euro all'anno.

Con il mantenimento dei due assistenti amministrativi, non dico il DSGA (la segretaria) la cui sede legale - operativa è a Milena, si darebbe una risposta alle esigenze ed ai bisogni degli alunni, dei genitori , del personale docente ed A.T.A. senza compromettere la funzionalità del servizio di segreteria.

In via Santa Croce ci sono aule sufficienti, la sala mensa e la cucina a norma, la palestra, una ricca biblioteca e tanto spazio ancora”.

Sul tema risparmio il 12 settembre è intervenuto il capogruppo dei consiglieri di maggioranza “Noi Campofranchesi”, Antonio Falletta, con un documento inviato al sindaco Salvatore D’Anna. “Il dimensionamento delle scuole, scrive Falletta, è finalizzato al risparmio, tanto che il nostro istituto comprensivo ha perso l’autonomia amministrativa. A seguito di ciò gli uffici di dirigenza e di segreteria sono stati trasferiti a Milena, creando gravi ed onerosi disagi a genitori e alunni”. La costituzione di un unico Istituto comprensivo con la scuola di Milena “ha comportato un recupero di aule nel plesso Don Bosco tale da raggiungere la disponibilità di 24 aule. Poiché le classi formatisi, in quest’anno scolastico 2012/2013, nei tre ordini sono 13” è evidente che il plesso Don Bosco di Via Santa Croce “le può le può contenere tutte, compresi i necessari laboratori”. L’accorpamento richiesto contribuirebbe ad ottenere un notevole risparmio per le magre casse comunali, che non sosterrebbero più gli alti costi dell’energia elettrica, del telefono, del riscaldamento, della gestione della sicurezza e del trasporto dal plesso della scuola media al plesso Don Bosco, di quegli alunni che usufruiscono del servizio di mensa.

E quasi in contemporanea il sindaco Salvatore D’Anna invita, per iscritto, la dirigente scolastica del nuovo istituto di Milena-Campofranco, Carolina Taibi, a voler effettuare il trasferimento di tutte le attività della scuola media dalla via Piave al plesso “Don Bosco” di Via Santa Croce. Invito che rinnova, dopo qualche giorno sempre alla Dirigente scolastica, ribadendo che l’effettuazione del trasferimento “riveste carattere d’urgenza”. La disposizione del sindaco, quindi, ha il sostegno del gruppo consiliare di maggioranza “Noi Campofranchesi”, che nel documento inviatogli espone chiaramente le motivazioni di carattere economico, logistico, pedagogico sulla necessità di utilizzare un solo plesso per le scuole dell’obbligo. A ciò si aggiunge la tutela della sicurezza degli alunni che all’entrata e all’uscita dal plesso di via Piave, proprio davanti al cancello, si ritrovano a ridosso di una rotatoria e della principale via d’uscita e di entrata in paese.

A tutt’oggi, sono trascorsi quasi due mesi, di trasferimento non se ne parla, non si parla nemmeno di risparmio per le casse comunali, né si sa che fine abbia fatto l’invito del Sindaco che ancora oggi, fine ottobre, “riveste carattere d’urgenza”.

Sono rimasti i disagi  per la popolazione scolastica e i problemi di quadratura del Bilancio comunale.

Staremo a vedere!

Vincenzo Nicastro