In coro per dire “Grazie”
Arrivare al cinquantesimo anno
di pubblicazione e poter dire con tutto il cuore “grazie” a tutti gli
affezionati lettori sparsi in tutto il mondo, e poterlo dire in coro assieme a
tutti i collaboratori: questa è la più bella gratificazione che si prova nel
giorno della festa, unitamente alla più grande emozione.
Non potevamo lasciar passare una ricorrenza così importante e significativa per i nostri lettori, per la cultura e per la storia del paese e del circondario.
La felice idea di don Nazareno
Falletta si è realizzata pienamente.
In tutti questi anni
Il giornale ha dato ascolto a
chiunque ha voluto farsi sentire, dai piccoli avvenimenti famigliari a quelli
di più ampia risonanza e coinvolgimento.
Dal 1961 ad oggi abbiamo fatto un cammino non sempre facile, attraversando periodi complicati, critici, complessi. Soprattutto per quelli economici derivanti dal continuo aumento dei costi per la spedizione postale (negli ultimi anni triplicati!), l’invio in buste di cellophane. E poi l’eterno problema del recapito, che avviene con notevole ritardo, non certo per colpa nostra.
Nonostante le mille
difficoltà, abbiamo raggiunto una tappa che molti ci invidiano. La nostra
tenacia, il nostro attaccamento agli ideali umani, religiosi e sociali hanno
resistito nel tempo perché Voi, carissimi lettori, non ci avete mai abbandonato
con le espressioni di ringraziamento, con le attestazioni di fiducia e di
stima, e soprattutto non facendo mancare il sostegno economico per assicurare
la continuità della pubblicazione del giornale.
Speriamo di poter continuare
per tanti anni ancora.
Grazie