L’appello di un lettore di Campofranco

Rivitalizzare la festa di San Calogero

Egr. Sig. Direttore la prego di pubblicare la seguente lettera aperta ai suoi lettori..

Ho assistito ai giuochi pirotecnici della Festa di San Calogero di quest’anno.svoltisi nella stracolma Piazza Crispi.

Sono rimasto entusiasta,assieme a tutti gli spettatori.della sfarzosità e scenografia dei giuochi che, a ritmo di musica, hanno gratificato gli spettatori di un bellissimo spettacolo.condiviso da tutti con fragorosi applausi,anche durante le fasi intermedie..

Giorno 7 Agosto mi sono recato con alcuni amici ad assistere ai giuochi pirotecnici svoltisi a Calamonaci (paesino in provincia di Agrigento di appena 1.300 abitanti) e sono rimasto assieme agli altri meravigliato della sfarzosità/dell'intensità e della durata degli stessi.

Mi sono chiesto perché non si fa qualcosa per rivitalizzare la festa di San Calogero, ritornando agli splendori di una volta quando si mettevano a gara due ditte, premiando la migliore e si organizzavano spettacoli in piazza di artisti famosi, oltre a numerose altre iniziative?

Un vecchietto di Calamonaci mi ha spiegato che tutte le famiglie del paese si tassavano, in base alle loro possibilità, per finanziare la festa di S. Vincenzo, patrono di quel Comune.

Attraverso il suo giornale è possibile sensibilizzare i Campofranchesi, soprattutto quelli residenti all'estero, che sono migliaia a contribuire con un piccolo contributo, anche di 20 Euro, a creare un cospicuo fondo nei mesi precedenti alla Festa in modo da programmare una sontuosa festa come merita S. Calogero a cui siamo tutti fortemente devoti, conoscendo già le risorse finanziarie disponibili.

Spero che Ella condivida la mia proposta e la sponsorizzi sul suo Giornale.

La ringrazio anticipatamente e colgo l'occasione per ben distintamente ossequiarLa.

Campofranco, 8 agosto 2011

Ing. Isidoro Mazzara

 

Ecco fatto, caro ingegnere Mazzara. La pubblicazione della Sua lettera è il primo passo. Il giornale è disponibile nel dare lo spazio necessario alla realizzazione dell’iniziativa. C’è bisogno di un gruppo di persone disponibili seriamente che si raccordi naturalmente con la Parrocchia, considerato che si tratta di una festa prettamente religiosa e molto sentita e partecipata.

V.N.