Campofranco contrario al Piano paesaggistico,

Campofranco si oppone al Piano paesaggistico della Provincia di Caltanissetta. L'Amministrazione comunale non condivide il piano redatto il 4 dicembre 2009 e notificato lo scorso 14 gennaio, dall'Assessorato beni culturali e ambientali della Regione Sicilia, perché vincola una area troppo grande. Il territorio oggetto delle limitazioni comprende la zona che si estende dal fiume Platani fino alla vecchia stazione ferroviaria di Sutera. Un'area ampia che ingloba la zona industriale, commerciale e artigianale del paese. Per questo il Comune di Campofranco non ci sta. Perché ritiene che i vincoli che bloccano una zona così importante possano compromettere gli interessi, soprattutto economici, di un intero paese. Così ricorre al Tar rivolgendosi all'avvocato Cassazionista del Foro di Palermo, Maria Beatrice Miceli. Per il sindaco Calogero Mazzara, "Bisogna tutelare gli interessi del paese. Questo piano può danneggiare lo sviluppo. Ci rivolgiamo al Tar per sospendere il relativo decreto".
Al primo cittadino fa eco l'assessore all'ambiente Vincenzo D'Anna, "Contestiamo, in particolar modo, la mancata concertazione non solo con i Comuni, ma anche con le associazioni ambientaliste e con chi ha interessi legittimi sul territorio. In definitiva, questo piano paesaggistico è un intervento calato dall'alto, che non tiene in considerazione le reali esigenze di sviluppo economico-territoriale dei Comuni. Campofranco ha sicuramente bisogno di un Piano Paesaggistico che tuteli e salvaguardi il territorio. In particolar modo il territorio interessato dalla Riserva Integrata di "Monte Conca" ed alcune aree, degradate e quasi totalmente abbandonate, legate agli insediamenti industriali del recente passato"
Anche altri comuni del circondario hanno espresso la opposizione, quali Sutera, Milena. Mussomeli, ecc.,
Fl. N.



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