Una delle più grandi d’Europa
Industria di pannelli fotovoltaici a Campofranco


Sta per sorgere nel territorio di Campofranco una delle più grandi industrie d’Europa per la produzione di pannelli fotovoltaici. Il progetto che sta per essere realizzato dal Gruppo Moncada di Agrigento è stato presentato a metà dicembre nei locali della Biblioteca comunale dal sindaco Calogero Mazzara e dal responsabile del Gruppo geometra Salvatore Moncada.
La sala era gremita come non mai, a dimostrazione di quanta sia l’aspettativa e la speranza di tanti giovani che vorrebbero trovare un posto di lavoro qui e non staccare il biglietto dell’emigrazione..
“La finalità è una sola: cercare di dare lavoro ai nostri giovani- ha detto il sindaco nella sua breve introduzione - L’Amministrazione che rappresento ha dato e darà la massima disponibilità e collaborazione affinché il progetto si realizzi. Cercheremo di velocizzare la macchina burocratica, che spesso è come un pachiderma che si muove lentamente, ritardando ogni realizzazione.” E’ intervenuto subito dopo il geometra Moncada che ha motivato la scelta del sito e, poi, descrivendo in sintesi il progetto.
“L’industria sorgerà su un’area di circa 24.000 mq. – ha detto Mondaca - proprio in prossimità della confluenza dei fiumi Gallo d’Oro e Platani e a pochi centinaia di metri dalla SS. 189 PA-AG, nella zona industriale del paese. L’industria a pieno regime darà lavoro a circa 200 persone, tra ingegneri, periti, esperti di amministrazione e di gestione del personale, oltre alle unità lavorative che saranno impegnate nell’indotto. Comunque, gran parte del personale sarà superspecializzato”. Verranno costruiti 40 megawat di pannelli fotovoltaici, che non utilizzano le celle di silicio, ma gas speciali che si trovano in natura. Certamente ci troveremo davanti uno stabilimento a tecnologia avanzata. Il finanziamento non proviene dallo Stato ma è il frutto di una compartecipazione tra il Gruppo e un pool di banche che stanno investendo circa 75 milioni di euro. “Da parte del nostro Gruppo c’è la volontà di far crescere il territorio economicamente e per quanto possibile frenare l’esodo dei nostri giovani. Sarà privilegiato il personale del territorio, personale comunque che dovrà rispondere alle esigenze della produttività dell’industria.” Forse dopo oltre venti anni dalla chiusura della miniera di zolfo Cozzo Disi e dell’Italkali, si apre un nuovo scenario per far decollare l’economia locale.

Vincenzo Nicastro


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