“La famiglia è …” tema del VII Concorso in memoria di Mimmo Lo Curcio


Gli alunni premiati
Anche il 31 gennaio di quest’anno, a Campofranco, in occasione della festa di San Giovanni Bosco, il santo che ha dedicato la sua vita alla formazione e all’istruzione dei giovani, gli alunni della scuola elementare e media e gli studenti dell’istituto professionale, insieme agli insegnanti, si sono raccolti in chiesa ed hanno partecipato alla S. Messa. Ha celebrato il vice parroco don Ivan il quale è riuscito a catturare l’attenzione dell’assemblea e, nell’omelia, a coinvolgere grandi e piccoli spezzando efficacemente la Parola e trasmettendo concetti e valori molto profondi alla sua maniera leggera e simpatica.
Ormai da tempo questa è una ricorrenza molto sentita ed attesa dalla comunità, perché legata al concorso istituito in memoria di Mimmo Lo Curcio.
Mimmo era un ragazzo disabile, affetto da una sindrome molto rara che nel corso degli anni ha minato il suo fisico procurandogli molti problemi ma lasciando intatte le sue facoltà mentali, che, in seguito ad un intervento chirurgico, è venuto a mancare il 03 dicembre del 2002.
Da allora la mamma, sig.ra Rosetta Costanzo, si è adoperata con grande impegno e dedizione a mantenere vivo il ricordo di Mimmo e, nello stesso tempo, a cercare di sensibilizzare le persone, e soprattutto i giovani, sul problema della disabilità in tutte le sue forme.
Il concorso, dal titolo”Diversamente abili, ugualmente am(abili)”, ormai giunto alla sua settima edizione, propone agli studenti della scuola dell’obbligo di svolgere in classe un elaborato ( tema, poesia, disegno o fumetto) che affronti la tematica dell’handicap in tutte le sue manifestazioni.
Quest’anno è stato proposto un tema diverso: “La famiglia è…”.
In considerazione dei problemi che ne minacciano la solidità anche in un piccolo ambiente come il nostro, la sig.ra Costanzo ha voluto porre l’accento sui valori fondanti che fanno della famiglia un rifugio saldo e sicuro, un punto fermo indispensabile per la crescita armonica della persona. Per questo motivo, sono stati premiati quei lavori che hanno evidenziato un concetto, un sentimento forte della famiglia, in un contesto in cui questa istituzione fondamentale della società sta perdendo la sua identità, i ruoli dei genitori e dei figli non sono più definiti come una volta, i valori quali l’amore, l’unione, il rispetto reciproco non sono talvolta ritenuti indispensabili.
Per ogni classe partecipante è stato premiato un lavoro; il vincitore ha ricevuto un coppo ( “u canali”) che riproduce il prospetto di una casa, luogo simbolo della famiglia.
Come nelle ultime edizioni del concorso, anche quest’anno il premio è stato realizzato artigianalmente dalla mamma di Mimmo, la quale ha fatto un vero e proprio capolavoro che è stato molto apprezzato; dimostrando grande abilità tecnica, oltre che grande coinvolgimento emotivo, ha arricchito la tegola con minuziosa dovizia di particolari: un portone ed un balcone con le persiane di legno, la ringhiera anch’essa in legno, le tendine ricamate, i gradini di pietra, la pensilina con le tegoline, la giara, il pergolato, il vaso coi fiori, il lampione e, persino, la scopa e il cane!!!
Tutti i concorrenti hanno ricevuto un attestato di partecipazione con dei pensieri di Madre Teresa di Calcutta, rinominati “Gocce di vita”dalla sig.ra Rosetta, che danno delle risposte ad alcune domande importanti della vita.
Anche agli insegnanti che hanno stimolato gli alunni a partecipare all’iniziativa sono state consegnate delle pergamene con la poesia “Non Importa” di Madre Teresa di Calcutta, nella quale si esorta ad operare secondo la logica del Vangelo nelle diverse situazioni della vita, senza scoraggiarsi di fronte alle inevitabili difficoltà e alle incomprensioni, ma lasciandosi guidare unicamente dall’amore per Dio e dalla solidarietà e l’amore per il prossimo: sentimenti che il concorso vuole suscitare e valorizzare.
La partecipazione dei ragazzi è stata notevole: sono pervenuti 134 elaborati che sono stati valutati da un’apposita commissione esaminatrice composta oltre che dalla mamma di Mimmo, la signora Rosetta Costanzo, anche dal dirigente scolastico Vincenzo Nicastro, dai docenti Francesca Orlando e Concetta Scifo e dalla signora Rosanna Alì, segretaria. Questo l’elenco dei ragazzi che sono stati premiati e le motivazioni.

Per la scuola primaria S. Calogero:
Classe II: Leonardo Lo Piparo
Il disegno, in cui i componenti della famiglia si tengono per mano con i volti sorridenti, manifesta vitalità, unione e amore.

Classe III: Mazzara Vincenzo
Il bambino, sia nel tema che nel disegno, rivela la sua sensibilità verso coloro che non hanno una famiglia propria. Partendo da una esperienza vissuta giunge ad apprezzare la scelta dell’affidamento.

Classe V: Di Bona Gloria
La bambina coglie un concetto fondamentale: quello secondo cui la famiglia è indispensabile per il riconoscimento della propria identità.

Per la scuola primaria Don Bosco:
Classe II: Giuliano Laura
Il disegno si rivela completo sia nella sua struttura quanto nei colori molto vivaci. La famiglia è ben raffigurata in un ambiente armonico e i volti dei componenti esprimono gioia e serenità.

Classe III: D’Anna Francesco
La famiglia, scrive il bambino, ci aiuta a superare i momenti più difficili e anche la malattia viene vista come un’occasione per vivere la collaborazione e l’unità. Il concetto è ulteriormente rafforzato dal disegno che accompagna il lavoro.

Classe IV: Caltabellotta Francesca
La bambina dimostra di avere un concetto sano della famiglia e della responsabilità dei genitori. Con un linguaggio semplice ed efficace elenca una serie di condizioni che stanno alla base della famiglia ideale.

Classe V: Scifo Francesca
La bambina esprime, da un lato, la sua riconoscenza nei confronti di una famiglia che le dà affetto e serenità e, dall’altro, il suo essere sensibile nei confronti di quei bambini che, per povertà economica o di valori, si trovano in situazioni difficili che lei vorrebbe cambiare.

Per la scuola media:
I B: Modica Kevin
Il ragazzo dimostra di essere molto sensibile al problema della disabilità al punto di trovare soluzioni che manifestano la sua maturità.
II B: Schillaci Martina
Dal gioco al litigio, dalla comprensione alla punizione: questi i temi fondamentali che scaturiscono dalla poesia che con ironia ricca di significati mostra la routine quotidiana.
I A: Scozzaro Marica
Il tema della disabilità è affrontato con la narrazione di esperienze vissute mediante un linguaggio chiaro e semplice. La ragazza esprime una ricchezza di considerazioni che manifestano particolare sensibilità e maturità.
II A: lavoro di gruppo di Adamo Enrico, Baldone Ludovica, Ferrante Maria Sofia, Morreale Carlotta, Nuara Erica, Nuara Martina, Provenzano Valeria, Randazzo Moira, Scozzaro Maria Antonia
Il gruppo è stato premiato per l’impegno e l’ordine nell’esecuzione del lavoro. La poesia, con la musicalità della filastrocca, mette in primo piano sia i pregi che i difetti del vivere in famiglia. La nota simpatica degli ultimi versi invita ad accettare con rassegnazione qualsiasi situazione familiare.

Concetta Scifo


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