La Compagnia Teatrale Capuana premiata a Selinunte


Altro importante riconoscimento alla Compagnia Teatrale Luigi Capuana nel Gran Festival del Teatro Dialettale Siciliano organizzato a Triscina di Selinunte. Il premio è stato assegnato dalla Amministrazione comunale.
Le motivazione per cui è stato assegnato, ne fanno un premio particolarmente ambito che si confà allo spirito della Compagnia di Campofranco che lavora da diversi anni con successo anche fuori dai confini della Sicilia
Alla rassegna che fra gli altri scopi aveva quello di dare un contributo culturale facendo rivivere il dialetto ed il mondo contadino di una volta, hanno partecipato sei importanti compagnie che hanno presentato lavori di Moliere, di Pirandello, di Antonio Giusti, di Lucio Galfano e di Angelo Scamacca. Autore della commedia “Cincu Fimmini e un Tarì” messa in scena in questa occasione è il regista Pino Giambrone. È una rappresentazione dinamica ricca di equivoci esilaranti con al centro un personaggio principale, u zu Tatanu Zarbu, interpretato da Pietro Scozzaro, attorno al quale vengono esperiti conflitti, tra apparenza e realtà, tra normalità e anormalità. L’autore ha voluto mostrare le peculiarità del popolo siciliano ed i suoi caratteri distintivi costituiti dall’intelligenza, dalla diffidenza, dall’umorismo e dall’arte di arrangiarsi.
La Compagnia di Campofranco ha ricevuto il premio come Migliore compagnia “per l’ineccepibile abilità drammaturgia e comica, l’ottima disposizione scenica dell’attore protagonista fra gli attori e per il sapiente lavoro di regia”. Gli altri attori che, con non poca fatica e passione, assieme al regista hanno permesso di ottenere questo ennesimo successo sono Maria Liuzzo, Angela Schillaci, Rosanna Ferlisi, Marianna Adamo, Daniela Cirlincione, Gaetano Giambrone, Anna Rita Schifanella, Carmelo Castellano, Calogero Giovino, Calogero Termini, Mirella Mazzara e Tennis Mendola.
La tournè della compagnia è proseguita fino a settembre in numerose piazze e teatri siciliani quali Campofelice di Fitalia, Roccapalumba, Racalmuto, Grotte e Catania.

<Totò D’Anna


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