“Chiara di Dio”
Musical applauditissimo realizzato dal gruppo Madre Teresa di Campofranco


Se la prestazione che è stata fornita durante la “prima” è stata buona, la prima replica del musical “Chiara di Dio” messo in scena dai ragazzi del gruppo teatrale “Madre Teresa” di Campofranco, per la regia di Pino Giambrone, è stata nettamente superiore anche alle più rosee aspettative. Lo spettacolo inizia con un guasto all’impianto luci che non consentirà alla regia di eseguire quelli che in gergo vengono chiamati “bui” cioè quella parte tra un atto e l’altro in cui viene cambiata la scenografia. Nonostante questo intoppo, lo spettacolo offerto è stato davvero di alta qualità e tutti i presenti in Piazza Crispi, gremita in ogni ordine di posto, sia a sedere che in piedi, non si sono staccati dal loro posto fino alla scena conclusiva. “E’ stata un’ottima performance da parte di tutti, peccato per il guasto all’impianto luce che non ci ha permesso di velocizzare i cambi di scenografia. Comunque sono soddisfatto del lavoro dei ragazzi” queste le parole del regista Pino Giambrone subito dopo la fine dello spettacolo. Per il gruppo teatrale si tratta dell’ennesimo successo dopo i risultati straordinari ottenuti lo scorso anno con il musical dedicato a Madre Teresa di Calcutta. In questa splendida serata, dove il sacro ed il profano si sono mescolati fino a raggiungere una straordinaria alchimia, bisogna sottolineare la grande prova da parte di tutti i ragazzi che hanno preso parte alla rappresentazione, tanto è vero che sono limati alcuni errori che si erano visti durante la “prima”. Le parti assegnate ad ognuno dei partecipanti, tra protagonisti, co protagonisti e comparse, ha permesso ad ognuno di loro di potersi esprimere al meglio. Strepitose sono state le performance di Elisabetta Termini, nel ruolo di Chiara da giovane, di Giuseppe Di Giovanni, nel ruolo di San Francesco e di Sandra Modica nel ruolo di Chiara da grande. La palma di migliori attori non protagonisti va, a pari merito, a Giovanni Stornaiuolo e a Marta Termini, rispettivamente Padre Beppe e Suor Filippa, due personaggi comici che però sono diventati molto seri nei momenti di maggior importanza come l’annuncio della morte di San Francesco ed il momento della morte di Chiara. Suggestive le coreografie, curate come sempre da Sandra Modica, che si sono sposate ottimamente alle musiche, anch’esse molto belle in uno stile che variava di traccia in traccia. La forza di questi ragazzi è il gruppo, un gruppo molto solido e ben compatto che riesce a far sentire a suo agio anche l’ultimo degli arrivati. Le basi sono ottime, e questo già lo si sapeva, il prodotto offerto di ottima fattura e c’è da credere che “Chiara di Dio” possa ricalcare e superare il successo ottenuto da “Madre Teresa”. La sensazione generale è che questi ragazzi si siano messi sulla retta via per realizzare qualcosa d’importante, solo il tempo ci dirà se ciò corrisponde al vero.

Pietro Mazzara


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