Focu ardenti, l’album musicale di Nonò Salamone
Il 19 marzo 2008 presso il Teatro Nuovo Montevergini di Palermo è stato presentato Focu Ardenti, il cd musicale di Onofrio Salamone curato dalla Navarra Editore. Iniziativa, dunque, non di una casa discografica, ma di un editore palermitano a testimonianza di una operazione a cavallo tra cultura, tradizioni popolari e musica, un investimento di novità in un settore tutto da esplorare. Infatti in cd sarà venduto nelle librerie oltre che nei negozi musicali. La manifestazione palermitana è stata patrocinata dalla cgil, dalla cna, la Confesercenti, Contrariamente, Fondazione Progetto Legalità, Libera, Margini, Quartaparete, Margini e USEF.
Focu Ardenti, la copertina del cd, è anche una pittura di Croce Armonia sui morti di Marcinelle, la miniera belga in cui perirono negli anni Cinquanta molti minatori italiani, veneti e siciliani in particolare. Sull’onda della stessa emozione Nonò ha musicato ed inciso nell’album Lu Trenu di lu Suli, su testo del poeta di Bagheria Ignazio Buttitta.
Fra le quindici canzoni dell’album sono molte canzoni inedite come Storia di Rosa, Quannu Pensu a un Picciliddu, Sutera, Lettera a una Mamma Tedesca prima affidate soltanto alle piazze ed ai teatri. Altre invece hanno avuto una rivisitazione più matura nella interpretazione e soprattutto in un accompagnamento musicale appropriato come varietà strumentale e timbrica (niente roba elettrica), non invasivo o prepotente sulla voce. Tra i musicisti della serata, e del cd, anche Mimmo Puntillo, che segue fedelmente il nostro Nonò anche nei concerti pubblici per la sua versatilità nel passare da uno strumento all’altro. Qualche seconda voce, eseguita nell’album dallo stesso Nonò, nella presentazione del 19 marzo era invece sostenuta da Lorena Vetro.
Il cd è presentato da Matteo Collura, un giornalista del Corriere della Sera, autore anche del romanzo Qualcuno Ha Ucciso il Generale.
"Non so perché (o forse lo so fin troppo) quando ascolto cantare Nonò Salamone mi vengono in mente gli incipriati Pierrots di Watteau. Un lampo, un’immagine fulminea che erompono dalla melodia e dallo strazio nella voce. Sarà perché quei Pierrots sono squillante rappresentazione del mistero della vita; quel mistero che alcuni siciliani – come Nonò Salamone, appunto – sanno trasformare in arte? Che canti antiche tiritere anonime o i ferrosi versi di Ignazio Buttitta, Nonò dà voce alla Sicilia che, tutta luce, non fa che ritrarsi nel buio e nel lutto. La Sicilia degli emigranti come lui; la Sicilia degli inquilini della Storia che la Storia ha sempre sfrattato. Dentro questo album troverete una canzone dedicata da Nonò Salamone al suo paese d’origine. Ascoltatela. Sono certo converrete con me che questo è il più bel canto che si possa offrire alla propria terra" (Matteo Collura).
Un secondo lancio del cd è previsto in aprile a Marsala.
Mario Tona
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