Sutera, nuovi banchi al santuario sul Monte San Paolino, portati a mano. Che fatica!
Il santuario diocesano San Paolino di Sutera dal 20 gennaio 2008 è stato ulteriormente arricchito di nuovi banchi offerti dai fedeli.
Era il 1973, quando un caro concittadino emigrato in Inghilterra, Nicastro Gaetano, lu zi’ Taniddu passariddu, dopo aver fatto una colletta fra gli emigrati suteresi in Inghilterra fece realizzare numerosi banchi per la chiesa di San Paolino, come espressione di devozione e riconoscenza, che si aggiungevano ad altri banchi che diversi fedeli avevano precedentemente offerto.
I suteresi di ogni tempo e in ogni luogo hanno sempre espresso la loro devozione verso i Santi Compatroni rivolgendosi ad essi in ogni circostanza della vita per intercedere la loro protezione e la benedizione del Signore.
Oggi, dopo circa 34 anni, il santuario è stato abbellito dalla presenza di nuovi banchi considerato che quelli esistenti dopo tutto questo tempo, e a causa dell’umidità, si sono usurati.
L’iniziativa dei nuovi banchi è stata lanciata da p. Francesco Miserendino, nuovo amministratore parrocchiale della parrocchia Sant’Agata e rettore del santuario diocesano San Paolino, il 24 settembre 2004 in occasione della sua prima celebrazione eucaristica presso il santuario.
P. Francesco, in continuità con l’attività pastorale svolta da p. Biagio Biancheri, arciprete della chiesa Madre di San Cataldo, sin dal primo momento ha iniziato ad operare nella nostra comunità con zelo e dopo aver proposto l’iniziativa di adoperarsi per la raccolta dei fondi necessari per la realizzazione dei banchi con stupore ha avuto modo di “conoscere” lo spessore della devozione dei suteresi per i Santi Compatroni.
Grazie alla cooperazione e al contributo dei suteresi (offerte date da singoli fedeli, singole famiglie, gruppi di famiglie, quartieri, emigrati in Inghilterra ed in Germania) intorno alla metà di novembre il rettore ha provveduto ad ordinare ben 45 banchi per il santuario.
I banchi sono stati realizzati dalla ditta Genufelx di Maser (Tv) specializzata in arredo sacro e prima delle festività natalizie sono arrivati a Sutera e momentaneamente sono stati collocati presso i locali dell’ex convento annesso al chiesa del Carmelo.
Il 20 gennaio scorso, grazie all’appello fatto da p. Francesco e dall’arciprete Giuseppe Carruba, ed anche alla efficienza del gruppo che collabora il rettore nella gestione del santuario, e soprattutto grazie alla disponibilità e al “cuore generoso” dei suteresi, nel giro di poche ore i banchi sono stati collocati nella loro “dimora”.
Salire i banchi a San Paolino non è un’impresa indifferente, considerato il peso di ciascun banco e il percorso lungo il monte per raggiungere il santuario; ma ancora una volta i suteresi hanno dato “testimonianza” del saper essere e del saper fare. Con generosità ed operosità in tanti hanno risposto all’appello di p. Francecso e da quanto si evince dal registro appositamente allestito per la raccolta delle firme dei portatori dei banchi si presume che siano state coinvolte circa 150 persone.
Il 20 gennaio 2008, per la storia del santuario resterà una giornata memorabile e quanti hanno avuto modo di parteciparvi ben sanno l’entusiasmo e la disponibilità che hanno distinto questa giornata. Indirettamente, anche quanti quel giorno non sono potuti salire sul monte sono testimoni dell’evento perché in tutto il circondario suterese si è udito il festante suono della campanella e del campanone.
Il 22 gennaio, inaugurando i nuovi banchi alla presenza di un numeroso popolo di Dio, p. Francesco ha celebrato l’Eucaristia e ringraziato il Signore per come la Provvidenza ha guidato tale iniziativa.
I Santi Compatroni dall’alto proteggono l’intero sito cittadino e l’unica cosa che a noi tutti suteresi resta da fare è elevare coralmente il nostro grido devozionale: e gridammu tutti viva San Paulinu e Santu ‘Nofriu.
Giovannella Difrancesco
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