Caro-bollette-rifiuti, anche Campofranco protesta


Le bollette della tassa dei rifiuti non vanno pagate. Questo è stato detto in coro ed ad alta voce, prima, durante e a conclusione dell’assemblea popolare promossa dal responsabile della Cisl locale, Antonio Valentino, e da Rosario Pera della Cgil, svoltasi nel tardo pomeriggio del 20 agosto scorso nella Biblioteca comunale
Oltre duecento persone, rappresentanti altrettante famiglie, hanno riempito il salone della Biblioteca comunale per apprendere le novità emerse nella riunione dei sindaci tenutasi nella stessa mattinata a Caltanissetta. L’invito del nuovo sindaco Calogero Mazzara a pagare la prima rata non è stato accolto dall’assemblea , che è stata contraria ad accettare l’imposizione di una tassa che nell’arco di un anno è quadruplicata, senza motivi trasparenti e validi, senza l’applicazione di criteri oggettivi di applicazione e con grave e pesante incidenza sul bilancio delle famiglie, soprattutto di quelle bisognose e a monoreddito. E in paese ce ne sono tante. Dopo l’introduzione di Valentino, sui motivi della convocazione dell’assemblea gli interventi che ne sono seguiti hanno messo a fuoco la protesta generale. Vincenzo Nicastro ha chiesto che venga resa pubblica la gestione contabile dell’ATO con le voci di spesa, confrontate con quelle degli anni precedenti, e che giustificano l’aumento del 400% dell’aggravio sul contribuente, senza un corrispondente miglioramento del servizio. Angelo Gallo, ha denunciato la mancata attivazione della discarica di Serradifalco, che ridurrebbe i costi dell’attuale trasporto dei rifiuti alla discarica di Motta S. Anastasia (CT): costo oltre 35.000 euro al giorno! Salvatore Randazzo ha detto chiaramente che le bollette non si devono pagare. L’assessore Lillo Di Gesù ha condiviso senza mezzi termini il malcontento e la protesta dei cittadini. C’è stata anche la richiesta di scioglimento degli ATO cattiva gestione e per inefficienza. Sono intervenuti anche il vice sindaco Rosario Pitanza e l’ex sindaco Francesco Di Giovanni.
Intanto la protesta si è allargata a tutti i contribuenti dei quindici comuni che fanno parte dell’ATO Ambiente CL 1. Le prossime settimane saranno decisive sugli esiti della protesta generale.

V. N.


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