SOLENNI ESEQUIE NELLA CATTEDRALE DI MONREALE, 2 OTTOBRE 2006
Mons. Cataldo Naro ci ha lasciato
Un autentico cristiano, sacerdote e vescovo
amico sincero ed umile, grande uomo di cultura


Il rapporto con questo giornale iniziò nel giugno del 1979 quando ci fece pervenire due scritti uno sulla religiosità popolare e l’altro sulla parrocchia (Tema della sua prima lettera pastorale Diamo un futuro alle nostre parrocchie, 2004). Gli articoli erano accompagnati da una proposta di pubblicazione scritta a mano, come è stata sempre sua caratteristica. Ma la collaborazione più intensa è stata dal settembre 1989 al maggio 1993, contemporaneamente allo svolgimento dei lavori del primo Sinodo della Chiesa nissena, che il nostro giornale accompagnava con la pubblicazione di un inserto di 8-16 pagine. Nei 38 inserti mons. Naro è stato presente con 66 articoli firmati e una ventina di editoriali. Il suo rapporto affettuoso con il giornale non è stato mai interrotto, siamo stati sempre in evidenza nel suo indirizzario, ma soprattutto nel suo cuore che era grandissimo. Lettere pastorali, messaggi, articoli, libri, pubblicazioni varie ed inviti ci sono pervenuti accompagnati sempre da un saluto per i collaboratori e da un augurio a continuare.
L’ultima testimonianza di questo legame affettuoso, mai interrotto, è stata manifestata alle ore 12.00 del 25 agosto scorso, quando ci ha accolto nella sala dei ricevimenti senza formalità. Le sue prime espressioni sono per il giornale e dice subito di aver seguito le visite pastorali del nostro vescovo mons. Mario Russotto alle parrocchie di Campofranco e di Sutera, soffermandosi su alcuni particolari. Poi un breve scambio di opinioni da clima famigliare e l’invito ad affacciarci sul terrazzo per ammirare il panorama della città di Palermo. Tutto con tanta umiltà, grande calore umano e bontà .
La pubblicazione di questo numero dedicato interamente a Mons. Cataldo Naro vuole essere un segno tangibile di sincera amicizia e riconoscenza. Mons. Cataldo Naro, grazie per averci tenuto sempre nel tuo cuore.
Ti preghiamo, continua da Lassù!

Vincenzo Nicastro e i Collaboratori


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