Con l'Atletico Campofranco
Il calcio a Campofranco è proiettato a raggiungere l'antica gloria


Una nuova stella brilla nel firmamento del calcio provinciale e regionale: l'Atletico Campofranco. La società del presidente Vincenzo D'Anna, a distanza di poco meno di un anno dalla sua nascita, ha conquistato trionfalmente il campionato di Terza categoria ottenendo la promozione in quello di Seconda categoria. Un successo fortemente voluto, frutto della tenacia e della determinazione con la quale dirigenti, tecnici e giocatori hanno portato avanti un progetto sportivo che ha visto ognuno dei componenti la società recitare un ruolo prezioso per la conquista di questo prestigioso alloro.
Dire ora che s'è trattato di un successo determinato solo dalla forza della squadra potrebbe anche apparire riduttivo nei confronti di una comunità, Campofranco, che è stata la grande protagonista di questa vittoria. Il dodicesimo uomo in campo, si potrebbe anche dire……Ma anche questo sarebbe fin troppo scontato oltre che retorico. Campofranco, in realtà, è stata protagonista assoluta nel successo del suo Atletico perché ha dato lezione di civiltà sportiva oltre che umana. L'Atletico Campofranco, prima ancora che in campo, ha vinto fuori dal terreno di gioco. Ha vinto grazie alla ferrea volontà di una dirigenza di continuare a seguire la strada dello sport, quella del calcio da preferire ai calci, quella dell'accoglienza da preferire alle intimidazioni e alle minacce, quella del fair play al gioco violento e alla cultura del far male fine a se stessa. E qui un grande merito va al presidente Vincenzo D'Anna, a questo giovane dinamico dirigente, a questo farmacista con la passione per lo sport e per il calcio che è riuscito ad imprimere alla società il marchio inconfondibile dei valori che stanno alla base dello sport, che poi sono anche quelli che stanno alla base di quelli che stanno alla base della vita.
Si badi bene: non è stato facile. Tante volte ci si interrogava se non era il caso di lasciar perdere con la sportività e riprendere l'antico conosciuto sentiero dei calci e delle intimidazioni. E' stato un gran bel braccio di ferro tra questa tentazione e una coscienza che non è venuta mai meno con i propositi per i quali è nato ed è stato portato avanti il progetto Atletico Campofranco. Alla fine, il trionfo è arrivato. In un "Palmintelli" festosamente invaso da centinaia di tifosi campofranchesi l'Atletico ha battuto 2-0 il Real Suttano in uno spareggio epico che ha ricordato non poco quelle magiche sfide di tanti anni fa che sembravano ormai storia sepolta per il calcio campofranchese. Alla fine, tutti ad abbracciare il grande artefice di questa promozione, quel Salvatore Restivo, professore di musica con la passione per il pallone che ha finito per creare un'orchestra vincente che ha ridato lustro ed entusiasmo non solo al movimento sportivo locale, ma anche ad un'intera comunità. Si, perché di questa vittoria non verranno ricordati solo i gol del sempiterno bomber Salvatore Malta, o le giocate mirabili di Tancredi Ricotta o Salvatore Scozzaro, oppure ancora gli interventi in extremis di Nicastro e Schifanella, la beata gioventù dei cugini Morreale o la serafica esperienza di Grizzanti, Casà o Antonello Malta, ma anche per un paese che, attraverso la sua squadra, è riuscito ad aggiudicarsi la sfida forse più difficile: quella di vincere in campo con i complimenti degli avversari.

Carmelo Locurto


Ritorna alla Home Page