Tra cronaca e storia
La festa dell’Esaltazione della Croce a Campofranco


Si sono svolti, come ormai da lunga tradizione, domenica 18 settembre, i solenni festeggiamenti dell’Esaltazione della Santa Croce, chiamati comunemente del Santissimo Crocifisso.
Questa festa nell’ambito
della Chiesa Cattolica ha origini molto antiche, infatti, le prime tracce di una festa della Croce vanno ricercate nel IV secolo a Gerusalemme. Qui, infatti, il 13 settembre del 335 avvenne la Dedicazione delle due Basiliche Costantiniane: quella del “Martyrium” sul Golgota, chiamata anche ad “Crucem” e quella della “Anàstasis” cioè della Risurrezione, sul Santo Se¬polcro. Il giorno seguente, ossia il 14, venne esposta la Reliquia della Croce, che, secondo la tradizione, fu trovata pure il 14 settembre di qualche anno prima dall'imperatrice Elena . Questi fatti costituirono il fondamento di una commemorazione annuale della Santa Croce. Nel V secolo, la celebra¬zione è testimoniata a Costantinopoli e verso la fine del VII secolo anche a Roma.
Il 3 maggio del 628 l'imperatore Eraclio riconquistò la Re¬liquia della Croce rubata dai persiani e la riportò trionfalmen¬te a Gerusalemme. Di qui il sorgere di una duplice festa, e con nuovo significato: il 3 maggio la festa dell'«Invenzione» o ri¬trovamento della Croce, non più da parte di Elena, ma di Era¬clio, e il 14 settembre la festa dell'«Esaltazione» o presentazio¬ne solenne della Croce.
Il Papa Benedetto XIV, nel 1741, aveva cercato di eliminare, ma senza successo, la tardiva festa e solo occidentale del 3 maggio: essa non fu più inserita nel Calendario Romano solo nel 1960 con il “Codex Rubricarum” di Papa Giovanni XXIII.
La celebrazione della festa a Campofranco, risale agli inizi del 1600, allorché il barone Giovanni del Campo fece costruire una chiesetta del Santissimo Crocifisso delle “Grazie”, quasi vicino il suo palazzo, per una festa che si celebrava l’ultima domenica di maggio. L’antico simulacro, quando la chiesetta andò in rovina, fu esposto solennemente, e visibile ancora oggi in un altare laterale della Chiesa S. Maria dell’Itria.
Così col passare del tempo la festa si spostò nella Chiesa di San Francesco, la terza domenica di settembre, proprio vicina alla celebrazione liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce del 14 settembre, con la processione di un artistico simulacro del Crocifisso agonizzante. I festeggiamenti hanno avuto il loro inizio giovedì 15 settembre con il solenne triduo predicato dal nuovo vicario cooperatore Don Ignazio Carrubba, riflettendo sulle ultime parole di Gesù sulla Croce; venerdì 16 a caratterizzare la giornata è stata la Via Crucis, mentre sabato è stata una giornata eucaristica con la solenne esposizione del Santissimo Sacramento per l’intera mattinata, nel pomeriggio, invece, il canto dei Solenni Vespri hanno dato inizio in pieno ai festeggiamenti.
Domenica 18, lo sparo di alborate, e il suono della Banda cittadina “Michele Saia” diretta dal m° Battista Favata, hanno annunciato il giorno della festa, caratterizzato nella mattinata dalle celebrazioni delle SS. Messe officiate dal parroco Don Enzo Genova e dal vicario cooperatore Don Ignazio Carrubba e nel pomeriggio, dopo la Santa Messa delle ore 18.30, con grande partecipazione di fedeli, la solenne processione dell’antico simulacro del Santissimo Crocifisso a cui hanno preso parte il Sindaco con l’Amministrazione Comunale e la Confraternita del SS. Sacramento che ha aperto il corteo religioso. A chiudere la serata sono stati i giochi pirotecnici eseguiti dalla ditta Picone da S. Stefano Quisquina (AG), al rientro del Santissimo Crocifisso nella Chiesa di San Francesco.
In occasione di questa festa l’Associazione turistica e culturale Pro-Campofranco, con il contributo dell’Assessorato Regionale ai BB. CC. e P.I. ha realizzato una “Rassegna teatrale” che ha visto coinvolti la Compagnia teatrale “L. Capuana” di Campofranco, la Compagnia teatrale “V. Colonna” di Vittoria (RG) e uno spettacolo Folkage; mentre lunedì 19 l’Amministrazione Comunale ha offerto uno spettacolo tenuto dal gruppo folkloristico “Gelika folk” di Gela. Dell’organizzazione della festa si sono interessati: Giuliano Giuseppe, Baldone Carlo, Caltagirone Calogero, Cannella Gianna, Falletta Giuseppa, Franco Anna, Giuliano Salvatore, Mazzara Vincenzo, Modica Lucrezia, Modica Salvatore, Nicastro Rosanna, Sciortino Giusy, Scozzaro Gerina.
In questa festa, ognuno di noi è chiamato a guardare la Croce gloriosa del Signore, sa¬pendo che «chi crede in Lui ha la vita eterna» (Gv 3,15) e come scriveva il servo di Dio Giovanni Paolo II, in un suo libro: <>.

Giuseppe Favata


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