Campofranchesi nel mondo
Girolamo Randazzo - Francia

Ho conosciuto i coniugi Girolamo Randazzo e Calogera Adamo a motivo del Cammino neocatecumenale; essi infatti seguono il Cammino nella parrocchia Saint Vincent de Paul di Strasburgo dove si sono stabiliti da parecchi anni. Nel 1957 sono emigrati da Campofranco portando dietro il loro figlioletto. A dire il vero la nostra conoscenza risale allo scorso anno in occasione della festa patronale di san Calogero. Essi già nel luglio del 2004 hanno conosciuto parte della mia famiglia, quando è avvenuta una catechesi per famiglie ed emigrati nella chiesa di san Francesco a Campofranco. Anche quest’anno sono venuti in Sicilia e così si è ampliata la nostra conoscenza; intuendo il loro desiderio, li ho invitati a raggiungere la parrocchia Cristo Re di Mussomeli, dove è presente il Cammino: e così un sabato sera abbiamo partecipato alla celebrazione dell’Eucarestia.
A Strasburgo si sono stabiliti dopo aver dimorato in altre città minori. Qui il sig. Randazzo ha lavorato per un certo tempo come operaio in una fabbrica di rubinetterie, sanitari etc.; il suo itinerario di emigrato non è stato agevole. Viveva e lavorava già a Campofranco, dove il padre era morto prematuramente. S’era sposato – come ho riscontrato nei registri parrocchiali – nel 1948 e, lasciata la sua famiglia, il 22 maggio 1957 è emigrato verso la Francia. Aveva già un bambino che ora porta il nome di Jean Baptiste; il nome ricorda quello del nonno Giovanbattista. Di ritorno in patria, don Nazzareno Falletta una volta sollecitò il sig. Randazzo ad abbonarsi al periodico «la voce di Campofranco», in modo da conoscere eventi e notizie del loro paese natìo. Lungo il corso di 40 anni e più, il sig. Girolamo Randazzo non ha tralasciato neppure un numero del cosiddetto “giornale di santa Rita” e ogni volta che è tornato in paese è andato a versare in anticipo la somma per l’abbonamento. Così ancora oggi legge il giornale anche Jean Baptiste.
In Francia hanno conosciuto le missioni cattoliche e hanno avuto modo di viaggiare in pellegrinaggio a Lourdes. Ad un sacerdote d’origine italiana si deve il fatto che entrambi da circa 20 seguano il Cammino catecumenale; la presenza di catechisti italiani da Roma spiega pure il loro attaccamento alla fede cristiana, come la testimonianza di una famiglia itinerante di cui è morta la madre lasciando al marito 9 figli. Una volta che saranno rientrati a Strasburgo anche io lascerò Campofranco per prendere servizio in Seminario a Caltanissetta. Che significa allora questa esperienza di amicizia e di fede?
Si consolida in questo modo una tradizione di pellegrini; e nel linguaggio della Bibbia sono coloro che cercano Dio e si recano nei santuari in attesa di abitare nelle dimore della vita eterna.

Salvatore Falzone, sac.


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