Museo di Storia Locale di Campofranco
Recuperati altri tre reperti marmorei risalenti al 1600


Scoperti e recuperati ancora altri oggetti interessanti e preziosi che contribuiscono ad arricchire il Museo di Storia Locale di Campofranco inaugurato tre anni fa, il 28 giugno 2002.
Si tratta di due acquasantiere e di una colonnina
di marmo datata 1602. A scoprirli, due anni fa, durante alcuni lavori di restauro del salone della Chiesa di San Francesco (fondata nel 1573), fu per primo il viceparroco di allora, don Salvatore Randazzo, che li fece notare al direttore del Museo, prof. Vincenzo Nicastro.
Chissà da quando i tre pesanti reperti marmorei giacevano abbandonati e nascosti tra tanti pezzi di vecchi mobili ed oggetti in disuso. Successivamente i tre pezzi sono stati trasferiti in un magazzino della ex Casa del Fanciullo, una volta “palazzo” del barone Giovanni del Campo e, poi, dei principi Lucchesi Palli.
Soltanto qualche mese fa, su iniziativa dell’arciprete parroco don Vicente Genova, collaborato dal Direttore del Museo, è stato possibile esaminarli con cura e scoprire che una facciata della colonnina porta chiaramente incisa la data di costruzione 1602 e la sigla “ICSIM”. La sigla potrebbe essere, verosimilmente, quella dello scultore o del laboratorio artigianale che ha costruito la colonnina. La colonnina ha la base quadrata di cm 27x27 ed è alta cm 113.
Con questi ultimi pezzi la dotazione del Museo si arricchisce ancor di più di documenti, che testimoniano periodi, eventi e personaggi della storia locale. Oggi gli oggetti esposti nelle vetrine del museo sono oltre cinquecento, di questi un centinaio è stato scrupolosamente catalogato dall’etnoantropologo prof. Filippo Salvatore Oliveri, collaborato da Giusi Ballacchino e da Raimondo Curto, della Sovrintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta. Il materiale artistico proviene dalla collezione privata del N.H. dottor Francesco Paolo Lucchese Provengano (1914-2000).

Flavio Nicastro


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