Campofranco
Sit-in di protesta degli ex articolisti. Chiedono un’occupazione stabile


Da diverso tempo i lavoratori socialmente utili avanzando varie richieste tentano di sensibilizzare l’Amministrazione Comunale perché vengano individuate delle possibili soluzioni legate ai recenti strumenti normativi per trovare loro una occupazione stabile. Stanchi di aspettare invano, hanno dato vita ad una protesta proclamando lo stato di agitazione attuato prima con l’occupazione della sala antistante la stanza del Sindaco e poi con l’occupazione dell’ingresso esterno del Municipio. Gli ex articolisti interessati alla protesta sono entrati tredici anni fa in regime transitorio grazie ad una legge nazionale, prorogata poi dall’Assemblea Regionale Siciliana che se ne è assunta gli oneri finanziari.
La normativa promuoveva nel mezzogiorno un intervento a favore dei disoccupati per la realizzazione di iniziative locali ed a tempo determinato che fossero di utilità collettiva.
Sono in tutto una trentina i disoccupati di lunga durata utilizzati dal comune di Campofranco dei quali alcuni transiteranno negli ATO , altri sono occupati nel servizio della mensa scolastica e ricevono un’integrazione, mentre quelli occupati nei vari uffici del comune chiedono una assunzione a tempo determinato in applicazione della legge Regionale del 2000 e dell’ultima finanziaria regionale che permettono alle amministrazioni locali di regolarizzare la posizione dei lavoratori socialmente utili per mezzo di contratti o assunzioni. Alcuni di questi precari, fra cui Camilla D’Agrò, Calogera Di Carlo, i due Falletta Salvatore, Calogero Mazzara e Francesco Modica, hanno data vita assieme ad altri disoccupati appartenenti alla stessa categoria, ad un sit-in pacifico di protesta davanti il portone d’ingresso del Municipio. I manifestanti hanno voluto esprimere il proprio malcontento “per la mancanza di iniziative da parte dell’Amministrazione Comunale per l’attuazione del Programma di fuoriuscita, unico strumento previsto dal legislatore regionale per pervenire ad un regolare rapporto di lavoro”. Il sit-in di protesta degli ex articolisti oltre che una massiccia partecipazione di lavoratori della stessa categoria e di ex ASU, che hanno già raggiunto una occupazione stabile, ha riscosso anche la solidarietà degli impiegati comunali e dei passanti incuriositi dall’assembramento e dai cartelloni di protesta affissi all’esterno della casa comunale.
“Dopo tredici anni di temporaneo utilizzo in questo Ente che si era formalmente impegnato alla stabilizzazione - dice uno dei manifestanti- ci ritroviamo senza alcun rapporto di lavoro, continuando ad essere rimbalzati da una legge all’altra ed a rimanere aggrappati a delibere piene di buone intenzioni ma mai concretizzate, adesso non possiamo permetterci più di aspettare per ovvie ragioni anagrafiche e di sostentamento.

Totò D’Anna


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