Campofranco
L’eliminazione degli alberi in Piazza Crispi provoca discussioni e opinioni contrastanti


L'abbattimento di alcuni alberi situati nella centralissima Piazza Crispi di fronte la Chiesa Madrice e nella periferia del paese, in Piazza Europa, ha sollevato discussioni e parerti contrastanti. Erano alberi di pino ultratrentennali che nel piazzale antistante la Chiesa costituivano l'unico rifugio di numerosi uccelli soprattutto dopo la potatura dei fìcus che arredano il resto della piazza.
Però i passeri che vi nidificavano avevano creato per terra un tappeto di escrementi maleodorante, le radici hanno sollevato in parecchi punti la pavimentazione.
Per alcuni abbattere questi alberi è stato uno scempio che poteva essere evitato attraverso soluzioni tecniche come l'uso di repellenti o l'adozioni di reti protettive per tenere lontano gli uccelli e non ultima l'eliminazione delle radici superficiali per evitare di danneggiare la pavimentazione. La sezione della Margherita, sensibile alle problematiche locali ed in uno spirito di collaborazione, ha formulato richiesta scritta al fine di conoscere i motivi per i quali l'amministrazione ha autorizzato l'abbattimento di questi alberi, in ragione della scarsa presenza di verde all'interno del centro abitato, ed inoltre il portavoce della Margherita, Alessandro Di Leo, si augura anche che il loro abbattimento sia stato suffragato da validi motivi e supportato, principalmente, da un parere tecnico che ne abbia consigliato il taglio.
Abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco Francesco Di Giovanni il quale ha risposto che prima di abbattere gli alberi ha chiesto autorizzazione al dipartimento della forestale e che si è arrivati a questa soluzione dopo molte segnalazioni di cittadini che si lamentavano alcuni per la puzza degli escrementi degli uccelli altri perché (il caso di Piazza Europa) le radici degli alberi troppo vicini alle abitazioni, penetrando oltre le fondamenta ne distruggevano le fognature. Ha aggiunto il Sindaco che non si è voluto eliminare il verde urbano, ma solo sostituirlo. Al posto dei pini, infatti, saranno piantate probabilmente delle palme o degli ulivi.

Totò D'Anna


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