Tesi di laurea per scoprire il ricco patrimonio vegetale della Riserva Monte Conca

Un'area botanicamente inesplorata che, grazie alla tesi di laurea di un appassionato studente universitario può dirsi adesso corredata di una carta della vegetazione.
La riserva naturale di Monte Conca, istituita nel 1995 dalla Regione Siciliana e da allora affidata alla gestione del Club Alpino e che si estende per 245 ettari ricadendo per intero nel territorio del comune di Campofranco è stata oggetto di studio per ben due anni e per la prima volta di uno studente, Michelangelo Mazzara, corso di laurea in Scienze Forestali, che ha discusso una tesi sperimentale sulla biodiversità e sul paesaggio vegetale della riserva. Una copia della tesi è stata donata per essere esposta al Museo di Storia Locale di Campofranco. Questo studio, svolto con la collaborazione del direttore della riserva Vincenzo Biancone, ha permesso di acquisire utili elementi conoscitivi sul patrimonio vegetale di un territorio che dal momento della sua istituzione a riserva risultava tra le aree botanicamente meno esplorate della provincia di Caltanissetta.
Nel corso dello svolgimento della tesi, per quanto riguarda la flora vascolare sono stati censiti 489 taxa appartenenti a 281 generi di 79 famiglie. Le briofìte contano undici taxa appartenenti a 11 generi di 6 famiglie ed i licheni sono presenti con 49 taxa di 24 generi e 16 famiglie. Dal punto di vista fìtogeografìco - si legge nella tesi- sono state accertate presenze rilevanti. La consistenza della componente più nobile della flora vascolare consta di ben 32 unità, che hanno una areale (distribuzione geografica ) ristrettissima e legata a quell’ambiente, fra le quali alcune come Knautia calycina e Stipa gussonei Moraldo sono segnalate per la prima volta nell'ambito della riserva. Mentre tra i muschi è stata rilevata la presenza di una specie rara come Tortula revolvens tipica dei substrati gessosi, nota in Sicilia soltanto a Pantelleria ed a Enna. Sono molto significativi gli aspetti di vera macchia mediterranea e gli ambienti rupestri ospitano una flora peculiare e specializzata costituita da diverse camefìte endemiche o rare nel territorio siciliano. Buona parte della riserva è interessata da aspetti di prateria xerofìla e da arbusteti, in altre zone prevalgono aspetti umano-rurali che testimoniano l'esercizio di forme di agricoltura tradizionali. Molte delle specie rilevate sono protette a livello mondiale ed appartengono alla Lista Rossa, perché minacciate di estinzione, altre sono entità nuove mai classificate in queste zone. La peculiarità dei luoghi formati da un substrato quasi unico in Europa, risalente al Miocene, ha ospitato particolari forme di vita vegetale, importanti fra tutte alcune orchidee che prediligono i gessi. La tesi la messo in evidenza le caratteristiche più importanti dell'area protetta, interessante dal punto di vista geologico, ideologico e speleologico, ponendo particolare attenzione alla biodiversità ed agli aspetti vegetazionali tipici del posto allo scopo di lare un contributo alla conoscenza della riserva ed alla divulgazione delle sue straordinarie, rare ed affascinanti bellezze.
Totò D'Anna


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