Tutti uniti contro la costruzione del Termovalorizzatore-Inceneritore nell’area industriale di Campofranco-Casteltermini


Tutti uniti per impedire la costruzione del termovalorizzatore ad appena 800 metri in linea d’aria dalle prime abitazioni a Sud-Ovest di Campofranco. L’invito pressante è stato lanciato dal Comitato cittadino, costituitosi nei primi giorni di novembre ed espressione di tutte le componenti locali e dal convegno organizzato dalla Margherita e svoltosi sabato sera 22 novembre.
Ad onor del vero, a diffondere tra la popolazione la notizia del progetto di costruzione del Termovalorizzatore e delle gravi conseguenze sulla salute dei cittadini e sull’ambiente è stato, per primo, l’on. Calogero Micciché, detto Lillo, dei Verdi. Domenica 2 novembre in Piazza Crispi a distribuito un volantino in cui si sintetizzava il progetto e gli e le ricadute negative. Così, si è messo in moto il movimento di opinione che ha investito l’Amministrazione comunale che ne ha discusso in Consiglio comunale, il partito della Margherita che ha promosso un convegno con la presenza di tecnici e esponenti politici, e i Democratici di Sinistra che si sono attivati per la costituzione di un comitato cittadino
espressione di tutta la comunità locale. La Parrocchia ha messo a disposizione subito un locale per le riunioni del Comitato. Lo stesso comitato cittadino, presieduto dalla signora Gabriella Modica, si attivato subito per la raccolta di firme allestendo un gazebo in Piazza Crispi. Risultato più di mille cittadini hanno sottoscritto i motivi per il NO al termovalorizzatore-inceneritore
Durante il convegno della Margherita, sentita la relazione tecnica dell’ing. Paolo Di Buono, si sono pronunciati per il NO il presidente della Margherita, Giuseppe Zarbo, i sindaci Francesco Di Giovanni di Campofranco e Gero Difrancesco di Sutera, l’arch. Leonardo Ianni, l’on. Franco Piro, l’on. Salvatore Cardinale, il dott. Alfredo Zoda, Vincenzo Biancone direttore della Riserva Naturale Integrale Monte Conca direttore della Riserva Monte Conca, la coordinatrice del Comitato cittadino Gabriella Modica, il dott. Calogero Di Gesù presidente del Comitato scientifico provinciale, l’ins. Giovanni Nicastro del gruppo di minoranza consiliare e un folto gruppo di cittadini.
La prima manifestazione pubblica, imponente e pacifica, si è avuto la mattina del 29 novembre ed ha coinvolto le popolazioni di Campofranco, Casteltermini, Sutera ed Acquaviva Platani. Un lungo corteo di autovetture, si è snodato alle 7. 30 dalla stazione ferroviaria di Acquaviva Platani ed ha percorso a passo di lumaca, verso Agrigento, il tratto di oltre dieci chilometri della AG-PA sino al bivio per Casteltermini. La carovana, poi, è proseguita per Casteltermini, dove in piazza Duomo, proprio davanti al Municipio si sono susseguiti gli interventi per manifestare ad alta voce il NO alla costruzione dell’inceneritore i cui lavori dovrebbero iniziare il 31 marzo 2004.
Nonostante una martellante pioggerella circa un migliaio di manifestanti provenienti dai comuni del circondario hanno ascoltato i vari rappresentanti. Sono intervenuti i sindaci dei comuni di Casteltermini, Sutera, Campofranco, Aragona, Mussomeli e l’arciprete della Madrice di Casteltermini don Giovanni Diliberto.
Tra i partecipanti alla manifestazione i rappresentanti dei comitati del “NO” di Augusta e Paternò, altri siti destinati ai termovalorizzatori. Erano presenti anche gli onorevoli Micciché, Capodicasa, Marzullo e Salvatore Cardinale. L’applauso più forte e più lungo è stato per il significativo toccante intervento di una bambina della scuola elementare che ha letto una poesia in cui con versi ha espresso tutta la sua contrarietà al progetto che pregiudica e sconvolge il futuro delle nuove generazioni.
Il sindaco di Campofranco, intervenuto in Piazza Duomo, ha proposto ai colleghi sindaci di adottare la stessa deliberazione approvata il giorno prima dal Consiglio comunale di Campofranco, che di seguito riportiamo, e di coinvolgere almeno tutti gli altri consigli comunali del Circondario. Al termini della manifestazione è stato costituito un comitato di sindaci presieduto dal sindaco di Casteltermini Antonio Capodici.
"… Considerato che il piano regionale dei rifiuti ha previsto un termovalorizzatore nell'area industriale di Agrigento, in territorio di Casteltermini;
- atteso che i fumi prodotti dal termovalorizzatore, carichi di sostanze nocive, inducono una serie di preoccupazioni nella popolazione dei Comuni che si affacciano sul corso del fiume Platani, nonché nella popolazione degli altri Comuni del Circondario;
- ritenuto di condividere le iniziative programmate dai comitati cittadini di Casteltermini e Campofranco e in particolare la manifestazione prevista per il 29. 11. 2003;
DELIBERA
- di dare adesione alla manifestazione promossa per il 29. 11. 2003 dal Comitato cittadino di Casteltermini e adottata dal Comitato cittadino di Campofranco;
- di esprimere la netta e chiara contrarietà alla costruzione sia del termovalorizzatore nell'area industriale ASI di Agrigento, territorio di Casteltermini, che si pone a poche centinaia di metri di distanza dal Centro abitato di Campofranco, sia degli altri termovalorizzatori previsti nel piano regionale, in considerazione del fatto che l'inceneritore dei rifiuti provocherà danni alla salute, all'ambiente e all'economia;
- di chiedere al commissario straordinario per l'emergenza rifiuti di rivedere le attuali scelte politiche regionali relative allo smaltimento dei rifiuti e di elaborare un piano alternativo improntato alla realizzazione di un serio e ampio sistema di smaltimento mediante la raccolta differenziata, il riciclaggio e il riuso dei rifiuti;
- di chiedere ai novanta deputati dell'assemblea regionale siciliana di adoperarsi, sia singolarmente che come gruppo unico parlamentare rappresentante e garante della salute e dei diritti dei cittadini che li hanno eletti, affinché la Sicilia possa continuare a sperare in un futuro di crescita nel pieno rispetto della compatibilità ambientale compromessa con la realizzazione dei termovalorizzatori nei siti già individuati;
- di chiedere al Presidente della Regione, nella qualità anche di commissario straordinario alla emergenza dei rifiuti e all’ARS nella sua interezza, di dichiarare il territorio della regione siciliana indisponibile a ricevere scorie radioattive di ogni genere;
- di inviare copia della presente delibera: Al Presidente della Regione nella qualità di Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti - Palermo; Al Presidente dell’Assemblea regionale – Palermo; Ai Presidenti delle nove Province regionali della Sicilia; Ai Gruppi parlamentari regionali; Alle Segreterie regionali di tutti i partiti politici; Al Presidente dell’ASI di Agrigento; Ai Sindaci e Presidenti dei Consigli comunali dei comuni del Circondario; Alle Segreterie regionali delle Organizzazioni sindacali. “
E la battaglia continua.

Vincenzo Nicastro


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