Piscina comunale di Campofranco in assoluto abbandono?
Riceviamo


Mi piange il cuore, mi piange il cuore ad assistere alla incapacità amministrativa di chi ci governa, di chi sta contribuendo in modo determinante a far crollare, vorticosamente, il livello della qualità dei servizi della nostra comunità, adducendo il solito alibi della mancanza di soldi, della impossibilità di sostenere determinati costi per certi servizi, quali quello della piscina comunale.
La piscina, appunto, che sia nella precedente legislatura, sia in quella attuale è ritenuta dai nostri amministratori una "palla al piede", un "peso" ingombrante, di cui avrebbero fatto volentieri a meno.
Ebbene sì, questa è la lungimirante visione che i nostri amministratori hanno di una struttura che pone il nostro paese al livello dei paesi più sviluppati . Invece, secondo eminenti esponenti dell'amministrazione il servizio che potrebbe derivare da un uso ottimale della struttura a favore dei giovani e non solo, non ha nulla a che fare con il livello di qualità della vita del nostro paese, ma è bensì, un "bene di lusso" che il nostro "povero comune " non poteva e non può permettersi..
Permettetemi di dissentire da questa visione riduttiva e distorta di amministratori che non sanno programmare, che non sanno cercare adeguate risorse, che non sanno stabilire intese efficaci e perduranti con enti per cercare di trovare una adeguata soluzione per la gestione della struttura. Hanno soltanto saputo "svendere" la stessa ad una società privata che non ha dato nessuna garanzia di funzionamento e che probabilmente, ha curato ben altri interessi. La tanto declamata soluzione data al problema mediante l'affidamento della piscina alla ditta Petruzzella, che avrebbe portato un grande vantaggio, sollevando l'amministrazione dall'affrontare dei costi per il mantenimento del servizio, si è rivelato in realtà un grosso bluff, che ha progressivamente portato alla chiusura totale della piscina, che, intanto, va incontro ad un disastroso "deperimento" per mancanza di funzionamento e di manutenzione.
Sarebbe stato certamente più lungimirante, durante la precedente amministrazione Di Giovanni approfittare del finanziamento messo a disposizione dalla provincia e studiare con lo stesso ente e con i comuni del circondario una possibile soluzione per una gestione integrata del servizio a carattere intercomunale.
Tutto questo i nostri brillanti amministratori se lo sono lasciato sfuggire e oggi tutto tace.
Probabilmente stanno architettando un'altra campagna di svendita al peggior offerente purché la piscina sia riaperta a costi zero per l'amministrazione, non importa per cosa, con quali obiettivi, con quali ricadute sociali per la comunità .
Rossana Virciglio
Consigliere comunale


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