Maria Carolina di Borbone, Duchessa di Berry, rivive al Museo di Storia di Campofranco
Incisioni d'epoca, manoscritti e fotografie esposte in una vetrina dedicata interamente alla moglie di don Ettore Lucchesi Palli, principe di Campofranco

Una donna eccezionale dalla vita travagliata. Ha fatto parlare di sé durante e dopo la morte. Un personaggio scomodo della nostra storia vissuto tra il'700 e l'800. E' Maria Carolina di Borbone, figlia di Francesco I, re delle Due Sicilie.
Alla sua vita attiva, alla sua storia, è dedicato un posto di primo piano nel Museo di Storia Locale di Campofranco, inaugurato il 28 giugno 2002. Un'intera vetrina di litografie d'epoca con la sua immagine, manoscritti, fotografie e pubblicazioni, che provengono da una donazione del dottor Francesco Paolo Lucchese Provenzano (1914-2000).
Così, Maria Carolina Lucchesi Palli, a 132 anni dalla morte, rivive là, dove un tempo era soltanto sognata e immaginata come la sposa, in seconde nozze, del Conte Ettore Lucchesi Palli, Duca della Grazia e Principe di Campofranco, residente a Palermo. Sognata e immaginata perché, quasi certamente, la Contessa non soggiornò mai a Campofranco.
Ma chi è questa fille terrible della famiglia Borbone?
Maria Carolina Ferdinanda Luisa, con questi nomi è conosciuta, nasce il 5 novembre del 1798 e sin dai primi anni dell'infanzia e della giovinezza deve sopportare gravi vicissitudini familiari, che la portano dalla reggia di Napoli a Palermo.
A 18 anni sposa, per soddisfare interessi di corte soprattutto del nonno Ferdinando, Carlo di Borbone Artois, Duca di Berry e destinato al regno di Francia. Il periodo trascorso con il Duca è breve per la giovane sposa, perché dopo appena quattro anni rimane vedova in modo del tutto inaspettato e tragico. Infatti, il 13 febbraio 1820, all'uscita del teatro dell'Opera, un "bonapartista" le uccide il marito a pugnalate.
La Duchessa porta in seno un bimbo, Enrico Duca di Bordeaux, che nascerà nella notte del 28 e 29 novembre. Il poeta e scrittore Chateaubriand lo chiama "il figlio del miracolo". Come madre del futuro re di Francia la Duchessa di Berry riesce ad ottenere incarichi e missioni in molte città della Francia. Eventi politici sfavorevoli la costringono a rifugiarsi in segreto a Nantes. Tradita Simon Deutz, che la pretende in sposa, è arrestata dal generale Dermoncourt. In carcere, aspetta un figlio "misteriosamente". E' una situazione difficile che mette in serio imbarazzo la Duchessa e rischia di screditare la "casa Borbone".
Ecco, però, che entra in scena il Conte Ettore Lucchesi Palli, Principe di Campofranco, compagno di gioventù con cui Maria Carolina aveva "amichevolmente e affettuosamente soggiornato" a Roma nel 1831. Il Conte Ettore si convince ad assumere il ruolo di "padre putativo" e, così, l'"onore" della Duchessa e il "buon nome" dei Borboni sono salvi. Nella notte del 9 e 10 maggio 1833 nasce legittimamente Anna Maria Rosalia di Ettore Lucchesi Palli e Maria Carolina. I dubbi restano. Chateaubriant, questa volta, la chiama "la figlia del mistero".
Rimessa in libertà dal Governo di Parigi a giugno, Maria Carolina, ora Contessa Lucchesi Palli, nei primi di luglio ritorna a Palermo, via mare, portando con sè la piccola Anna Maria Rosalia. Al porto è accolta dal marito Ettore Lucchesi Palli, che si comporta da marito affettuoso e da perfetto gentiluomo. Poi, si trasferiranno a Venezia.
Lui muore nel 1864, lei nel 1870. Sono sepolti nel castello di Brunsee.
Su Maria Carolina hanno scritto in Francia, Imbert de St. Amand ed Andrè Castelot e, in Italia, Guido Artom e Arrigo Petacco.
Vincenzo Nicastro


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