Sant'Antonio abate festeggiato a Campofranco


Gli animali sono stati i veri protagonisti durante la festa in onore di Sant'Antonio abate che si è svolta da mercoledì, giorno 15, a domenica 19 gennaio. Una caratteristica nota di folclore bene inserita nei momenti religiosi riservati al protettore degli animali domestici. Da mercoledì a venerdì nella chiesa Madre è stato tenuto, dall'arciprete don Vincenzo Antinoro e dal vice parroco don Salvatore Randazzo, un triduo di preparazione alla festa. Sabato pomeriggio, dopo l'apertura delle celebrazioni con sparo di bombe e mortaretti e la messa nella chiesa Madrice, alle ore 20 si è snodata per le vie del paese una fiaccolata con lo stendardo e la reliquia del Santo.
La sfilata degli animali, con raduno in Via Aldo Moro (davanti l'Ufficio postale), è stata domenica mattina alle 10. Davanti all'edicola del Santo, che sorge nello spiazzo di Via Lo Re, è stato deposto un omaggio floreale. Poi, subito dopo la messa delle 11.30, don Salvatore Randazzo ha impartito la solenne benedizione sia agli animali, sia alla pruvenna (il cibo). Le celebrazioni della mattinata si sono concluse con la distribuzione di biscotti caratteristici a forma di vastunedda e fierri di cavaddu (bastoncini e ferri di cavallo) ai numerosi devoti presenti in Piazza Crispi. La processione del simulacro del Santo si è tenuta nel pomeriggio alle 16.30 con un'appendice costituita dagli onnipresenti giochi pirotecnici. Per incrementare le entrate per la festa il comitato aveva indetto un sorteggio di un grazioso maialino di circa 15 chilogrammi. Espletato il sorteggio è risultato estratto il signor Salvatore Nicastro, abitante in Via Magazzeni, che ha avuto la gradita sorpresa di vedersi recapitare a casa il maialino, custodito in una piccola gabbia.
Al termine è stato dato fuoco ad una catasta di legna, la vampa, nello spiazzo di Via Lo Re a pochi metri dalla figuredda (edicola) di Sant'Antonio, di cui tutto l'anno si prende cura il signor Giuseppe Giuliano. Durante la giornata le manifestazioni sono state allietate dalle note della Banda Musicale Michele Saia. La festa in onore di Sant'Antonio è stata ripristinata nel 1998 dall'Associazione Cabiria con la collaborazione della parrocchia, dopo una pausa di circa vent'anni.


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