Giornata del Minatore
Un "tuffo nel passato" per i campofranchesi

Sabato 14 dicembre, è stata organizzata dall'Amministrazione comunale La Giornata del Minatore. Nel pomeriggio, alle 17.30, è stata inaugurata una mostra fotografica e di articoli di stampa sulle miniere di zolfo. In particolare, su quelle di San Giovannello, Frate Paolo e Cozzo Disi, dov'era occupata manodopera di Campofranco anche se si trovavano nel territorio di Casteltermini, comune confinante.
Dopo l'inaugurazione ed il saluto del sindaco Francesco Di Giovanni e del suo vice Rosario Nuara, è seguito un dibattito su Il valore delle miniere e la vita del minatore. Sono intervenuti l'ex minatore, ora avvocato, Sebastiano Infantino; l'ing. Capo del Distretto Minerario di Caltanissetta, Michele Brescia, e il geologo Michele Curcuruto. La manifestazione è stata un momento di riflessione su un'attività lavorativa, che nei decenni trascorsi è stata fonte di guadagno considerevole
per centinaia di famiglie, specie per coloro che alla Cozzo Disi hanno lavorato sino al 1990. E' stato un tuffo nel passato, la rievocazione di un florido periodo della vita economica del paese.
E' ancora, infatti, vivo il ricordo dell'ultima messa celebrata in miniera, il 31 ottobre 1990, presenti gli ultimi 36 operai, che segnò la chiusura definitiva della miniera, fonte di lavoro per i lavoratori di Casteltermini e Campofranco.
La messa in miniera fu celebrata da don Emanuele Samaritano da Casteltermini. Subito dopo, durante una campagna elettorale, quando solitamente coloro che si ritengono "potenti" pronunciano le più grandi bugie, si diffuse l'idea di trasformare la miniera in un Museo della Zolfara. Ebbene, son trascorsi oltre dieci anni ed il progetto chissà in quale freezer della burocrazia si è congelato. Ci auguriamo che il progetto sia scongelato e possa essere realizzato in tempi brevi per dare un'opportunità in più alla fame di lavoro che attanaglia dei paesi del Vallone.
La manifestazione è stata promossa dal vicesindaco Nuara e dagli ex minatori Salvatore Bonacotta, Salvatore Giovenco e Giuseppe Pera, i quali con ricerca paziente hanno individuato 62 ex minatori del nostro comune. Pubblichiamo i loro nomi, ma l'elenco potrebbe essere incompleto. Essi sono: Gaspare Adamo, Nicolò Adamo, Giuseppe Amorelli, Calogero Barone, Salvatore Barone, Salvatore Bonacotta (già citato), Salvatore Burgio, Salvatore Buscemi, Francesco Cirlincione di via Magazzeni, Francesco Cirlincione di c.da Santa Croce, Elio Di Carlo, Salvatore Di Carlo, Calogero Esposito Pellitteri, Antonio Falletta, Giuseppe Falletta, Luigi Falletta, Vincenzo Falletta di via Vittorio Emanuele, Vincenzo Falletta residente a Milano, Giovanni Favata, Giuseppe Favata di Via Carducci, Calogero Ferrante, Girolamo Giambrone di via A. Miraglia, Girolamo Giambrone residente a Sutera, Nazareno Giambrone, Salvatore Giovenco (già citato), Onofrio Guagenti, Vittorio Lamattina, Giuseppe Licata, Luigi Lodato, Gaspare Malta, Michele Migliore, Giuseppe Modica, Antonino Nicastro, Calogero Nicastro di via Santa Croce, Calogero Nicastro di via Mussomeli, Francesco Nicastro, Isidoro Nicastro, Leonardo Nicastro, Michelangelo Nicastro, Salvatore Nicastro, Stefano Nicastro, Francesco Nobile, Antonino Nuara, Domenico Pecoraro, Rosario Pecoraro, Angelo Pera, Giuseppe Pera (già citato), Salvatore Pera, Angelo Provenzano, Calogero Ricotta, Calogero Saia, Gaspare Scannella, Francesco Schillaci, Giuseppe Schillaci, Salvatore Sciortino, Francesco Scozzaro, Giuseppe Scozzaro, Salvatore Scozzaro, Giuseppe Scroppo, Paolo Tulumello, Salvatore Verga, Angelo Virciglio e Calogero Vitellaro. I lettori sono invitati a segnalarci eventuali altri nomi che non compaiono in questo elenco.
Vincenzo Nicastro


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