Giovani, famiglia e le feste religiose
Campofranco, gli obiettivi del programma pastorale della Parrocchia

Gli obiettivi del programma pastorale della Parrocchia
Obiettivi pastorali molto impegnativi quelli che la Parrocchia si propone di perseguire in questo nuovo anno. Il programma elaborato dalla Parrocchia Madrice, infatti, si presenta ricco di interessanti iniziative destinate a coinvolgere persone di ogni età. L'attenzione è rivolta principalmente ai giovani, a partire da coloro che frequentano la scuola elementare, alle famiglie e al recupero delle feste religiose tradizionali.
Intanto, l'Oratorio Don Bosco, il fiore all'occhiello della parrocchia, già frequentato ogni pomeriggio da 75-80 ragazzi e giovani, sarà potenziato ulteriormente. "Quest'anno, promette don Salvatore Randazzo, vice parroco ed assistente spirituale dell'Oratorio, cercheremo di offrire più spazi e più occasioni di incontri. In questo ho il sostegno dell'arciprete don Vincenzo Antinoro. Sui ragazzi e sui giovani vogliamo investire tutte le risorse disponibili della parrocchia. Nostro obiettivo è quello di distrarli da certe occasioni e da taluni ambienti, che non offrono modelli e valori per una sana formazione umana e cristiana. E, poi, abbiamo dalla nostra parte i genitori che condividono le nostre scelte". Il programma annunciato da don Salvatore prevede la continuazione della stampa e diffusione periodica del bollettino dell'Oratoro, che costituisce un luogo di fucina per aspiranti scrittori, cronisti, ecc. E' prevista l'uscita entro dicembre di un originale calendario sul tema dell'oratorio e della vita comunitaria. Sull'onda del successo di quest'ultimi mesi del musical "Angeli", il gruppo teatrale si cimenterà in un altro musical da proporre alla comunità locale, in occasione di particolari ricorrenze e durante l'estate in presenza degli emigrati, come è stato fatto magistralmente per il 50° di sacerdozio di don Antinoro, per la festa di San Calogero e per l'estate campofranchese.
Gli incontri di formazione per famiglia saranno incrementati. "Attualmente 25 coppie di coniugi si incontrano periodicamente sotto l'animazione spirituale e formativa del diacono Vincenzo Esposito- continua don Salvatore Randazzo- Prevediamo di aumentare il numero dei coniugi che si ritrovano a parlare di Dio e di problemi legati alla famiglia, poiché riteniamo la prima cellula formativa sia proprio l'ambiente familiare".
Saranno potenziate sotto l'aspetto religioso alcune feste religiose. "Penso, continua don Salvatore, alla caratteristica festa di Sant'Antonio abate, protettore degli animali, del Crocifisso e di S. Rita, con la processione delle auto e la benedizione degli automobilisti." Particolare attenzione sarà rivolta al recupero dei cortili dell'ex Casa del Fanciullo e dei locali annessi. Negli ultimi anni, la Chiesa dell'Itria è ritornata all'antico splendore, la prima del paese sorta con le prime case nel 1573. Col l'ultimo intervento di restauro, diretto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, ha dato un volto nuovo al pavimento riportato allo stato originario del 1836. Quanto prima sarà riaperta al culto.
Anche il salone annesso alla chiesa dell'Itria, dal 28 giugno scorso, è stato valorizzato divenendo la sede permanente del Museo di Storia Locale "Don Salvatore Nazareno Falletta", inaugurato dal vescovo mons. Alfredo Garsia in occasione del 50° anniversario di sacerdozio dell'arciprete don Vincenzo Antinoro. Nella sede del museo ha trovato posto il busto bronzeo di mons. Giuseppe Randazzo, per anni conservato nei magazzini dell'ex Casa del Fanciullo, interessata a lavori di ristrutturazione, (un tempo Palazzo del Principe e, prima ancora, sede del fondatore del paese Barone don Giovanni del Campo).
Il cortile della ex Casa del Fanciullo è stato messo in ordine e quanto prima ospiterà un campetto per attività sportiva dei giovani della parrocchia.
Vincenzo Nicastro


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