Campofranco, 11-15 Settembre
Celebrata la festa dell'Esaltazione della Santa Croce

Grande partecipazione di fedeli alle funzioni religiose e alla fiaccolata
Ancora più bella e più partecipata la celebrazione della festa del Crocifisso svoltasi dal mercoledì 11 settembre alla domenica di giorno 15. Il triduo di preparazione alla festa, da mercoledì a venerdì, si è tenuto nella chiesa di S. Francesco, dove si conserva l'antico simulacro. Sabato pomeriggio, alle ore 17.00, l'apertura della festa è stata annunciata dal rullo di tamburi. Subito dopo celebrazione della messa (ore 18.00) e alle 21.00 la lunga fiaccolata al seguito della sacra reliquia della Croce di Cristo.
La fiaccolata snodatasi dalla chiesa di San Francesco
ha effettuato l'itinerario più lungo del solito percorrendo le vie: San Francesco, Amorelli, Vittorio Emanuele, Piazza Crispi, Roma, Petix, Corso Umberto, San Giuseppe, Calvario, Mussomeli. Nella mattinata di domenica funzioni religiose nella chiesa San Francesco; nel pomeriggio, alle 19.00, la solenne processione del SS. Crocifisso ed al termine gli immancabili giochi pirotecnici. Per tutta la serata di sabato e la giornata di domenica la festa è stata allietata dalle note della Banda musicale di Raffadali.
Quella in onore del SS. Crocifisso, per i campofranchesi, è l'ultima festa religiosa dell'estate. Nonostante il paese si fosse svuotato della presenza degli emigrati, le manifestazioni in chiesa e all'esterno sono state molto seguite. Soddisfatti gli organizzatori e particolarmente l'arciprete parroco don Vincenzo Antinoro, il vice parroco don Salvatore Randazzo e il gruppo dei laici con in testa Luigi Mazzara.
Una breve annotazione storica.
La festa, che comunemente è detta del SS. Crocifisso, nel calendario liturgico è definita, più propriamente, "Esaltazione della Santa Croce". Anticamente serviva a ricordare ai cristiani il ritrovamento della Croce di Cristo avvenuto nell'anno 628 per merito dell'imperatore Eraclio I (575-641). La Croce di Cristo era stata asportata da Gerusalemme nel 614 dai Persiani i quali, dopo un'azione bellico-religiosa a loro sfavorevole intrapresa dall'imperatore, furono costretti a restituirla allo stesso imperatore Eraclio.
A Campofranco la festa è nata intorno al 1600 e si è tramandata sino al 1880 circa. Prima della Guerra 1940-45 pare che ne se ne occupasse il sac. Domenico Restivo. Finita la guerra la festa fu ripresa dal nipote omonimo, il signor Domenico Restivo, titolare di una tabbaccheria. Dopo la morte di quest'ultimo (1973), della festa se ne interessò il signor Pietro Curcio. Da quattro anni è curata da un comitato parrocchiale.
Vincenzo Nicastro


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